Bolzano 1917. Scrittori e artisti nella Grande Guerra

Per chi fosse interessato, sono state recuperate alcune copie dell’introvabile catalogo (edizione italiana) della mostra  organizzata nel 2017-2018, prima a Castel Ivano e poi al Museo civico di Bolzano.

Il catalogo può essere ricevuto, spese postali incluse, a fronte di una donazione liberale di 20,00, effettuata sul conto corrente della Biblioteca Archivio del CSSEO, IBAN: IT54F0306909606100000192468

Inviateci copia del bonifico bancario e indirizzo dove spedirlo, e provvederemo immediatamente all’invio come “piego di libro”.

Il catalogo di grande formato, stampato tutto a colori, è di 168 pagine.

La mostra ha documentato, nell’ambito delle vicende della propaganda di guerra che fu uno dei fenomeni caratterizzanti il primo conflitto mondiale, la storia della Soldaten-Zeitung, del suo direttore Robert Musil e la produzione di uno straordinario disegnatore originario della Valle di Fassa, Francesco Ferdinando Rizzi, che di questa rivista fu collaboratore. Ha inteso altresì documentare alcuni momenti “alti” della propaganda, rivisitando le due mostre che si tennero a Bolzano nei primi mesi del 1917, quella dei Kriegsmaler (Kriegsbilderaustellung k.u.k. Armeeoberkommando Kriegs-Pressequartier) e quella dei Kaiserjäger.

La Soldaten-Zeitung

Nel Tirolo austro-ungarico si ebbe una delle più straordinarie esperienze e creazioni della propaganda di guerra. A Bolzano, infatti, si trovava la redazione della Tiroler Soldaten-Zeitung (poi Soldaten-Zeitung), in assoluto uno dei più originali periodici di guerra, che venne stampato dal giugno 1915 all’aprile 1917. Prima collaboratore e poi (dall’ottobre 1916) direttore della Soldaten-Zeitung fu il grande scrittore austriaco Robert Musil, all’epoca già famoso in tutta Europa per il romanzo I turbamenti del giovane Törleß.

I Kriegsmaler

Nell’esercito austro-ungarico un gruppo di artisti chiamati alle armi, vennero inquadrati in un corpo dalle caratteristiche uniche, quello dei Kriegsmaler, dei “pittori di guerra”, alle dipendenze del viennese Quartiere della stampa di guerra. “Esiste nella storia dell’arte e nella storia dell’Europa centrale all’inizio del Novecento un ‘luogo storico’ dove la guerra ha determinato e prodotto arte; ancora più, dove l’arte condizionata dalla guerra ha potuto svilupparsi come Arte”. Liselotte Popelka coglie così la straordinarietà rappresentata dal corpo dei Kriegsmaler, che non ha eguali presso nessun altro esercito. La vasta produzione artistica dei Kriegsmaler venne esibita in oltre 40 grandi mostre, alcune delle quali si tennero anche in paesi non belligeranti. Una di queste fu quella di Bolzano.

Francesco Ferdinando Rizzi

Francesco Ferdinando Rizzi, allo scoppio della Prima guerra mondiale aveva da lungo tempo superato l’età della chiamata alle armi. Nondimeno, l’artista fassano fu uno straordinario disegnatore di guerra (molti dei suoi lavori saranno pubblicati anche dalla Tiroler Soldaten-Zeitung), la cui produzione testimonia di una più che felice manualità, con un segno fuori dal comune.

Rizzi espose anche alla mostra dei Kriegsmaler di Bolzano.

La propaganda di guerra

Nella mostra si documentano pure altre attività della propaganda di guerra, a partire dalla pubblicazione dei Kriegs Almanach fino ai manifesti che pubblicizzavano i prestiti di guerra. Le opere degli artisti vengono anche riprodotte su cartoline (ad esempio quelle di Albin Egger Lienz e Egon Schiele).

La mostra di Bolzano del 1917 e la visita dell’imperatore Carlo

Nel 1917 si tiene a Bolzano una delle grandi mostre organizzate dal Kriegspressequartier: in quattro grandi sale della Elisabethschule venne infatti allestita la Kriegsbilderaustellung k.u.k. Armeeoberkommando. Poco dopo seguì la mostra dei pittori di guerra organizzata dai Kasiserjäger. Per l’inaugurazione di questa seconda esposizione, il 22 aprile 1917, vennero in visita a Bolzano, l’imperatore Carlo e l’imperatrice Zita.

Nella mostra del Kriegspressequartier vennero esposte 373 opere di artisti.

Biblioteca Archivio del CSSEO

15/06/2023