Cerco un uovo amico
Un uovo di Pasqua per sostenere gli studi sul neuroblastoma al Cibio
Le uova solidali della campagna “Cerco un Uovo Amico!”, fatte di ottimo cioccolato Barry Callebaut, al latte o fondente, di qualità superiore; senza grassi vegetali diversi dal burro di cacao, senza OGM e senza glutine: teniamo presente questa possibilità di scelta tra le tante proposte di uova pasquali.
Il ricavato servirà infatti per finanziare le attività di ricerca sul neuroblastoma, che vengono condotte anche all’Università di Trento presso il CIBIO (Centro di Biologia Integrata).
“Cerco un Uovo Amico!” è il nome dell’iniziativa lanciata dall’ateneo trentino insieme con l’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma Onlus con l’obiettivo di sostenere gli studi sul neuroblastoma, un tumore maligno, subdolo e aggressivo, prima causa di morte per malattia, dopo le leucemie, per bambini e bambine in età prescolare.
Le uova di Pasqua solidali potranno essere ritirate, a fronte di una donazione, a partire dal 27 marzo presso le sedi dell’Università di Trento, negli orari di apertura.
Dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 18 nelle sedi del Rettorato (via Calepina 14) e dei dipartimenti di Economia (via Inama, 5), Giurisprudenza (via Verdi, 53), Sociologia (via Verdi, 26) e in collina Ingegneria (via Mesiano, 77) e al Polo scientifico e tecnologico Fabio Ferrari (via Sommarive, 9). A Rovereto potranno essere acquistate nella sede del Dipartimento di Psicologia e Scienze cognitive (Corso Bettini, 84) e in quella del CIMEC Centro Mente/Cervello (Corso Bettini, 31) sempre dalle 8 alle 18 dal lunedì al venerdì. Alla Biblioteca Universitaria Centrale (via Adalberto Libera, 3) saranno disponibili dal lunedì al sabato dalle 8 alle 23 e alla domenica dalle 14 alle 20.
Possono inoltre essere richieste direttamente all’Associazione Neuroblastoma negli stand che saranno allestiti durante i fine settimana nelle piazze di Trento oppure online sul sito www.neuroblastoma.org. Per informazioni: tel. 010/9868319 oppure pasqua@neuroblastoma.org
«Il Centro di Biologia Integrata dell’Università di Trento – spiega il direttore Alessandro Quattrone – ha avviato, da qualche anno, una linea di ricerca volta ad di individuare il “tallone d’Achille” biologico del neuroblastoma e, attraverso l’impiego di attrezzature robotiche di ultima generazione, a trovare dei farmaci nuovi che possano colpirlo efficacemente prolungando la vita nei bambini affetti dalla forma di malattia ad alto rischio. Questa ricerca si è concentrata sul cosiddetto "riposizionamento" di farmaci attualmente in uso per altre patologie, approccio che permette, qualora si identifichi una molecola efficace, tempi di sviluppo molto ridotti. I risultati ad oggi hanno permesso di identificare due farmaci candidati dalle caratteristiche interessanti, sui quali si stanno proseguendo le indagini».
L’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma O.N.L.U.S. e sostenuta dall’Università di Trento è nata nel 1993 per volontà di un gruppo di genitori e degli oncologi che ne curavano i figli malati, presso l’Istituto G. Gaslini di Genova, centro di riferimento italiano per la cura di questa patologia. È attiva su tutto il territorio nazionale e conta circa 120 mila sostenitori. Si occupa di raccogliere fondi per sostenere l’attività dei ricercatori che in tutta Italia lavorano sul Neuroblastoma. Spesso questo tumore maligno non viene riconosciuto all’insorgenza dei sintomi, simili a quelli di una banale influenza e quando si giunge alla diagnosi, spesso si presenta in fase già avanzata con metastasi allo scheletro e al midollo. Con determinazione e con l’aiuto di tutti i suoi sostenitori l’Associazione ha donato oltre 20 milioni di euro alla ricerca scientifica, sostenendo il “Progetto Clinico – Traslazionale Italiano per il Neuroblastoma” volto a individuare cure innovative ed efficaci, farmaci e terapie sempre più personalizzate e a misura di bambino.
24/03/2017