Due nuove mostre al Mart

L’immagine nel XX secolo è la protagonista delle due mostre appena inaugurate al Mart di Rovereto.

Da un lato il solenne racconto di Yervant Gianikian e Angela Ricci, di cui il Mart ha prodotto l’ultimo film, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia; dall’altro la collezione personale, mai esposta prima, di albi fotografici e fotografie di Italo Zannier.
Attraverso due progetti paralleli, il Mart prosegue la sua indagine sul Novecento e sugli archivi visivi.

I diari
Yervant Gianikian Angela Ricci Lucchi
Nei primi anni Duemila il Mart ha avviato un’importante collaborazione con Yervant Gianikian (1942) e Angela Ricci Lucchi (1942-2018), vincitori nel 2015 del Leone d’Oro alla Biennale d'Arte di Venezia e noti per aver dedicato le proprie vite alla ricerca sui grandi drammi del XX secolo - diaspore, guerre, genocidi - a partire da una rilettura di pellicole ritrovate e materiali d’archivio.
Il museo di Rovereto presenta oggi l'ultima produzione entrata a far parte delle proprie Collezioni: I diari di Angela. Noi due cineasti. Capitolo secondo (2019): il racconto dell’esperienza cinematografica complessa e personale con cui Gianikian e Ricci Lucchi hanno custodito e ricucito le storie più tragiche del secolo breve.
Per l’occasione, l’opera viene posta in dialogo con il monumentale Trittico del XX secolo (2002-2008): una video installazione coprodotta dal Mart e riallestita oggi dopo 10 anni dall’ultima presentazione al pubblico.
A cura di Denis Isaia, al Mart di Rovereto, dal 22 febbraio al 31 maggio 2020.

La fotografia ha 180 anni!
Il libro illustrato dall’incisione al digitale
Italo Zannier fotografo innocente
Nel 2019 la fotografia ha compiuto 180 anni. Il Mart di Rovereto e il Comune di Ferrara omaggiano la sua lunga e affascinante storia con un progetto realizzato grazie alla disponibilità di Italo Zannier: intellettuale, docente e fotografo, primo titolare di una cattedra di Storia della fotografia in Italia nonché figura di riferimento per il riconoscimento della disciplina nel nostro paese.
In un racconto intimo che per decenni ha influenzato gli alfabeti visivi italiani, la mostra indaga gli interessi del professor Zannier: da un lato appassionato studioso, dall'altro “fotografo innocente”, come lui stesso ama definirsi. Al Mart, esposti per la prima volta, preziosi volumi illustrati provenienti dall’archivio personale di Zannier, che delineano l’evoluzione dell’immagine riprodotta dalle origini a oggi, e un nucleo di circa 100 opere fotografiche che testimoniano la pratica di una grande passione, dagli anni Cinquanta alle esperienze più recenti.
Da un’idea del presidente del Mart e di Italo Zannier, al Mart di Rovereto dal 22 febbraio al 31 maggio 2020.
In collaborazione con Comune di Ferrara e Fondazione Ferrara Arte.

(ssm)

Fonte: Mart


25/02/2020