Favole al telefono
La magia e l'incanto delle narrazioni di Rodari in una commedia musicale
Un padre, lontano da casa per motivi di lavoro, trova una maniera poetica per stare vicino alla figlia: ogni sera le legge una favola al telefono: è questo il filo conduttore di Favole al telefono di Gianni Rodari (1920 -1980), una raccolta di settanta brevi favole, uscita nel 1962 per Einaudi. Tra le più note ricordiamo Il Palazzo di gelato, Il naso che scappa e naturalmente La strada di cioccolato, di cui riportiamo l’incipit:
Tre fratellini di Barletta una volta, camminando per la campagna, trovarono una strada liscia liscia e tutta marrone. Per saperne di più si inginocchiarono tutti e tre e diedero una leccatina. Era cioccolato. Era una strada di cioccolato.
Favole al telefono è anche il titolo della commedia fantastica in musica per grandi e piccini che viene da una rinnovata sinergia tra Fondazione Aida e Centro Servizi Culturali Santa Chiara in collaborazione con BSMT - Bernstein School of Musical Theatre.
Lo spettacolo debutterà il 16 dicembre all’Auditorium Santa Chiara di Trento, con repliche a Milano (Teatro Manzoni), Verona (Teatro Nuovo) e Padova (Teatro Verdi). Come spiega il regista Raffaele Latagliata, si tratta di un lavoro originale perché è stata creata una drammaturgia ad hoc da Pino Costalunga, al cui interno sono state inserite le favole al telefono.
“Queste canzoni vengono cantate dai quattro protagonisti e poi dal bambino Giovannino, pseudonimo con cui Rodari vede se stesso bambino – prosegue Latagliata -. Per la prima volta le filastrocche sono proposte strizzando un po’ l’occhio al Quartetto Cetra, riportando in scena quel garbo, quella delicatezza e capacità di armonizzazione delle voci.
Quattro toni diversi, corrispondenti ai quattro personaggi, una rielaborazione nel rispetto della poetica di Rodari, fatta di semplicità come risultato di un percorso, di una sintesi lirica ed estetica che porta in una dimensione di levità, di leggerezza profonda. L'obiettivo è quello di valorizzare i messaggi di solidarietà, pace, integrazione, che stavano a cuore a Rodari.
Come nel racconto, c’è una bambina il cui il padre le telefona per raccontare favola della buonanotte. Passano gli anni, fino a che un giorno il figlio della ragazzina, diventata mamma, ritrova in cantina il vecchio telefono. Pensa non possa essere tanto diverso da uno smartphone, crede cioè di poter ritrovare in esso le tracce del passato: filmati, voci, suoni.
Si rende presto conto però che la tecnologia non è in grado di far rivivere il passato. Serve la fantasia, perché solo con questa dimensione le fiabe possono rinascere in forma di racconto e di canzone. Un mondo onirico, divertente, pieno di immaginazione." conclude il regista.
"La struttura drammaturgica di questo musical – aggiunge il Maestro Corvino - mette in fila favole che creano tanti piccoli mondi divertenti e spesso surreali. Questo materiale mi ha dato lo spunto per comporre attingendo ai più diversi linguaggi musicali in un continuo esercizio di stile che fosse il più possibile funzionale al racconto. Ma, come avviene nei testi di Rodari, alla leggerezza di gran parte della narrazione musicale si alternano momenti legati ad un’espressione più intima, perché il fine ultimo di queste favole non è il puro intrattenimento ma l’educazione dei più giovani alla riflessione ed all’utilizzo della fantasia".
sinossi:
In scena Giovannino, un ragazzino particolarmente curioso e dalla spiccata fantasia, che ha ritrovato in cantina il vecchio telefono della mamma; proprio quel telefono al quale, quando era bambina, il nonno era solito chiamarla per raccontarle ogni sera una favola prima di dormire.
Ma dove saranno finite tutte queste storie che la mamma ormai non ricorda più, si domanda Giovannino. Forse sono ancora lì dentro, conservate nella memoria del telefono. Ma quello strano apparecchio è così complicato con quella strana tastiera a disco. E così, per farsi aiutare, Giovannino ha deciso di portarlo a far riparare in un vecchio negozio di telefoni usati: gli Aggiusta Telefoni. Qui incontrerà quattro strani personaggi (lo scorbutico Conte Cornetta, la bizzarra Madame Phonè, la stralunata Biancapagina e l'intraprendente Gettone) grazie ai quali le favole torneranno magicamente a prendere vita.
06/12/2018