Giornata mondiale del libro e del diritto d'autore
Il libro si festeggia oggi in tutto il mondo: in Catalogna è la "Giornata del libro e delle rose"
Un libro: inventare mondi, universi, infiniti che approdano ad altri infiniti, ma anche avere una via privilegiata per leggere la realtà, per comprenderne qualche sfumatura in più.
Un libro: compagno di tanti momenti, in viaggio, nell'attesa, o quando si fatica a trovare il tempo e finalmente eccone un ritaglio tutto per noi e per il nostro libro.
Un libro: da prendere a prestito, da regalare, da acquistare per noi. Ci attrae il titolo, la copertina, la serietà dell'autore e anche della casa editrice, una recensione che ne ha illuminato un particolare aspetto, o che cos'altro ancora?
Un libro nuovo e alcuni libri nostri da sempre: le prime favole che ci leggevano i genitori o i nonni e poi una maestra o un maestro che ci hanno trasmesso l'amore per la parola scritta. I primi classici, che magari ci hanno appassionato sin dall'inizio, oppure ci hanno annoiato ma un giorno hanno richiamato la nostra attenzione e ci hanno invitato a essere ripresi in mano. Oppure no, abbiamo scelto altre letture.
Un libro: apre porte, altre ne spalanca, porta a livelli di profondità e di altezza che non permettono di guardare più alle cose come prima. Un libro ci può cambiare dentro, darci nuovi occhi, nuovi modi di sentire, di parlare, di relazionarci.
A volte i libri ci portano nel mondo della bellezza, dell'armonia, ci fanno conoscere intensi legami d'amicizia e d'amore, gesti disinteressati, paesaggi lirici o di un fascino remoto, e altri aspetti ancora capaci di nutrire anche il cuore. Altre volte i libri ci mettono a confronto con il dolore, la sofferenza, persino il male. E, ancora, con la banalità e la piattezza, meschinità, invidie, vendette e altri caratteri dell'umano.
A ben guardare però, una piccola luce brilla, forse è tra le righe, forse nella pagina non ancora scritta di quel libro che, giunto alla fine, chiudiamo con l'amaro in bocca: potrebbe essere un'insopprimibile "fiducia nell'umano", nonostante tutto?
Ma perché Unesco ha scelto proprio il 23 aprile per festeggiare il libro? Nel 1616, agli albori della modernità, in questo giorno sono morti tre scrittori la cui opera costituisce un caposaldo della letteratura mondiale: Miguel de Cervantes, William Shakespeare, Inca Garcilaso de la Vega. La straordinarietà dell'evento sarebbe rafforzata dal fatto che Shakespeare è morto il 23 aprile secondo il calendario giuliano, all'epoca ancora in vigore in Inghilterra, e quindi dieci giorni dopo.
Interessante notare che in Catalogna, riprendendo una tradizione medievale vuole che in questo giorno ogni uomo regali una rosa donna che ama, i librai usano regalare una rosa per ogni libro venduto il 23 aprile. Per questo in Catalogna si chiama "Giornata del libro e delle rose".
23/04/2018