Giornate Fai d'autunno 2019
"Come acqua che scorre. Calavino nella storia: la Pieve, gli avvolti, i molini" sabato e domenica si svelano al pubblico
L’Infinito leopardiano, di cui ricorre quest’anno il bicentenario, invade anche i territori dell’arte: è infatti all’insegna dell’Infinito, e soprattutto del suo verso conclusivo “E il naufragar m'è dolce in questo mare”, che tornano sabato e domenica le “Giornate Fai d’autunno”.
Animata dai Gruppi Fai giovani, l’iniziativa coinvolge 260 città, permettendo di scoprire alcuni luoghi meno conosciuti d’Italia e di contribuire alla campagna di raccolta fondi del FAI - Fondo Ambiente Italiano “Ricordati di salvare l’Italia”, attiva a ottobre.
Sono oltre 700 i luoghi inaccessibili o poco valorizzati che saranno visitabili con itinerari a tema: palazzi, chiese, castelli, aree archeologiche, giardini, architetture industriali, bunker e rifugi antiaerei, botteghe artigiane, musei e interi borghi, si sveleranno al pubblico grazie alla disponibilità di 3900 volontari
Con il patrocinio della Commissione europea, del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, di tutte le Regioni e le Province autonome italiane, in questa VIII edizione le Giornate Fai d’autunno della provincia di Trento si svolgono a Calavino.
"Come acqua che scorre. Calavino nella storia: la Pieve, gli avvolti, i molini": è questo il filo conduttore della manifestazione che si svilupperà attraverso visite guidate ai tre rioni principali del borgo. Si tratta del rione Piazza con la Pieve dell’Assunta e il Monumento ai Caduti; del rione di Bagnòl con la sorgente del Bus Foràm, la chiesa della Trinità e la piazzetta delle Regole e del rione Mas con i suoi avvolti di struttura medievale che richiamano la memoria degli antichi mestieri della civiltà contadina.
Ogni itinerario di visita è autonomo e la durata di ciascuna visita è di circa 45 minuti, con ritrovo dei visitatori e partenza dei gruppi presso il banco del FAI a Calavino, in piazza Cardinale Madruzzo di fronte al Municipio. Le visite guidate sono a ciclo continuo, non richiedono prenotazione e sono aperte a tutti, iscritti e non iscritti al FAI. Per ogni visita è richiesto un “contributo libero” che sarà destinato a sostegno dei progetti nazionali della Fondazione.
Le Giornate hanno il Patrocinio del Comune di Madruzzo, e vi collaborano l’assessorato alla cultura dello stesso comune oltre alla locale Pro Loco.
TREKKING: sabato 12 ottobre (ore 14.00) e domenica 13 ottobre (ore 9.00 e 14.00) l’Associazione Pro Loco di Calavino e il FAI organizzano un trekking guidato tra sentieri, strade e rioni, in cerca dell’acqua di Calavino e della sua antica importanza storico culturale. Il percorso, che si snoda attraverso strade interpoderali e un sentiero sterrato in ripida ascesa, non presenta particolare difficoltà (4,5 km per circa 3 ore di cammino) ma richiede attrezzatura adatta. È obbligatoria l’iscrizione via mail (trento@delegazionefai.fondoambiente.it) o telefono (324.6023710).
Per informazioni: www.giornatefai.it ; www.fondoambiente.it
Conoscere il patrimonio storico-culturale di Calavino:
"Calavino, borgo noto soprattutto per l’incomparabile bellezza della sua Pieve rinascimentale dedicata a Maria Assunta (un vero e proprio gioiello dell’arte regionale), stupisce i visitatori per l’impianto urbano signorile da cui si aprono paesaggi valligiani di vigneti e frutteti, espressione della tipica economia agricola trentina di origine feudale.
Posto alle falde occidentali del Monte Bondone all’imbocco della Valle di Cavedine e diviso in rioni (Mas, Bagnòl, Piazza e Casal) l’abitato di Calavino è attraversato da una roggia che è il vero cuore pulsante dell’antico paese e che ha permesso il fiorire di numerose attività artigianali (molini, fucine, segherie) le cui tracce sono ancora oggi nettamente percepibili nella struttura degli edifici.
La Cappella della Pieve, con i suoi affreschi che ritraggono componenti della famiglia Madruzzo che dal 1539 al 1658 resse ininterrottamente il principato vescovile di Trento in uno dei periodi più importanti della storia della chiesa trentina, è invece la monumentale espressione del legame tra i Madruzzo e la loro terra di origine. Calavino è tuttavia noto anche per i suoi pittoreschi vicoli, le graziose piazzette che si aprono qua e là tra i grumi di case di impianto medievale, gli antichi avvolti del rione Mas, e per alcune imponenti residenze nobiliari fra cui il Palazzo de Negri di San Pietro che domina il borgo dall’alto con la sua torricella e la cinta muraria.
Quella di Calavino è una storia da riscoprire: secoli di civiltà laboriosa, manifestazioni artistiche civili e religiose di primo piano, storie epiche di feudatari, cardinali, uomini d’arme ed anche una lunga tradizione di autogoverno che produsse, nel 1493, i 27 articoli della “Carta di Regola” che disciplinava la vita comunitaria su approvazione di Giovanni Gaudenzio, padre del Cardinale Cristoforo Madruzzo".
08/10/2019