Giovani: la difficoltà di diventare adulti
Un convegno all'Università di Trento sulla transizione dalla scuola all’emancipazione nella vita e nel mondo del lavoro dei giovani europei
«Al termine degli studi, i giovani sono finalmente pronti per entrare nella fase adulta della loro vita. Un momento in cui solitamente cercano di mettere a frutto le competenze acquisite durante gli anni di educazione formale e di imboccare strade professionali che soddisfino le loro preferenze e aspirazioni. Tuttavia, con la fine della società di tipo industriale, questo passaggio dalla scuola all’impiego non costituisce più l’unico, esclusivo momento di ingresso nella vita adulta. A rendere questo confine sempre più sfumato sono altri passaggi rilevanti – come il matrimonio, la formazione di una famiglia o la nascita dei figli, ma anche il rientro nel circuito della formazione – o le “false partenze” che bloccano i giovani nel mercato del lavoro “secondario” o precario. Gli scienziati sociali cercano di analizzare questa transizione sempre più dilatata e le sue conseguenze sullo sviluppo della loro vita futura e sulla società, così come il ruolo delle istituzioni nazionali (sistemi di welfare, mercati del lavoro, scuola, modelli familiari) nel favorire od ostacolare tale processo evolutivo».
Sono i sociologi Paolo Barbieri, Giampiero Passaretta e Stefani Scherer dell’Università di Trento che hanno seguito l’organizzazione del convegno “Giovani: la difficoltà di diventare adulti” a proporre questa riflessione.
Sulla transizione dalla scuola all’emancipazione nella vita e nel mondo del lavoro dei giovani europei si dialogherà da mercoledì 7 a sabato 10 settembre al Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale di Trento (via Verdi 26) durante l’iniziativa ospitata dal Centro studi sulla diseguaglianza sociale (CSIS) dell’Università di Trento.
L’Unione Europea non cresce e fatica a ristabilire al proprio interno le condizioni per garantire equilibrio sociale, prospettive di benessere generalizzate e riduzione delle disuguaglianze. Tra le categorie che più pagano le conseguenze di questa situazione, in Italia vi sono sicuramente i giovani: il tasso di disoccupazione dei 15-24enni (la quota di giovani disoccupati sul totale delle forze di lavoro giovanili) secondo le ultime stime Istat rese note nei giorni scorsi è infatti pari al 39,2%, ma la quantità di giovani che nemmeno più si attivano per cercare un lavoro è ancora più preoccupante, come il dato sui NEET (un giovane su tre nella fascia 18-29 anni) ci ricorda. In queste circostanze sembra sempre più difficile per i giovani costruire il proprio futuro professionale, farsi una famiglia e gettare le basi per sostenersi economicamente nel lungo periodo.
La rete di ricerca European Research Network on Transitions in Youth (TIY), si occupa proprio della transizione giovanile dai percorsi educativi e scolastici al lavoro e delle implicazioni a livello economico e sociale che da una buona gestione di tale processo discendono. Il network ha scelto il Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale dell’Università di Trento come sede della sua conferenza annuale, giunta quest’anno alla 24esima edizione.
A Trento si ritroveranno in molti, sociologi, economisti e demografi sociali provenienti da tutta Europa, giovani dottorandi e post-doc così come senior researchers, per confrontare - risultati di ricerca alla mano - la situazione dei vari Paesi europei, individuare criticità e proposte di policies per favorire la transizione alla vita adulta delle giovani generazioni.
Tra i temi in discussione: l’equilibrio tra studio e lavoro, il valore di un dottorato di ricerca, le differenze etniche e il loro peso nell’ingresso del mondo del lavoro e nella scelta degli studi, il precariato lavorativo e le condizioni in cui questo diventa una trappola piuttosto che un’opportunità di ingresso nel mondo del lavoro, le questioni alla base della formazione delle famiglie, la relazione tra mobilità e opportunità lavorative, la disoccupazione dei giovani sovraqualificati, l’organizzazione del lavoro all’interno delle giovani coppie e il ruolo del background e delle origini sociali della famiglia nel determinare le opportunità educative e lavorative dei giovani.
Il programma completo del convegno, con maggiori informazioni sui lavori delle varie sessioni, è disponibile sul sito web della conferenza: http://events.unitn.it/en/tiy2016
05/09/2016