Heidi icona pop
Le guance rosse della bambina che ama la montagna in una mostra a Canale di Tenno
Da quando, nel febbraio del 1978, Heidi ha fatto la prima comparsa nelle case degli italiani grazie alla serie animata di Isao Takahata, uno dei registi più importanti e apprezzati del cinema d'animazione insieme a Hayao Miyazaki, non se n'è più andata. Sono trascorsi quarant'anni da allora, eppure questa bambina dagli occhi che esprimono incanto, pronta a scoppiare in fragorose risate, a sdrammatizzare, ma anche a prendersi cura degli altri, a provare "compassione", continua ad accompagnare le diverse generazioni di ragazzi e di adulti.
Per conoscere l'intera storia della bambina che ama la montagna, fino al 21 ottobre l'occasione è offerta da Heidi. Un'icona pop. Dalle Alpi al Giappone, la mostra allestita alla Casa degli Artisti «Giacomo Vittone» a Canale di Tenno per i quarant’anni dall’uscita italiana della serie animata che consacrò il personaggio ideato nel 1880 da Johanna Spyri come icona pop mondiale.
Curata da Roberta Bonazza, aperta alla visita dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18 (lunedì chiuso), l'esposizione ricostruisce le vicende a lieto fine della bimba senza genitori che a cinque anni viene portata a vivere sulle Alpi svizzere in compagnia del burbero nonno che qui vive in una sorta di ritiro dal genere umano.
Uscito nel 1880, il romanzo di Spyri con le sue diverse edizioni ha attraversato il Novecento con 50 milioni di copie vendute, fino appunto al successo del cartone giapponese diffuso in Italia dalla Rai, che ha prodotto (etichetta Fonit Cetra) una sigla che con la voce di Elisabetta Viviani avrebbe viaggiato ben oltre i confini nazionali. Anche il cinema ha decretato la popolarità del personaggio sin dal primo film del 1937 con Shirley Temple.
"Il personaggio di Heidi è noto al mondo intero, tutti conoscono la storia della piccola orfanella cresciuta dal nonno, ma non tutti conoscono la sua storia figurativa.Il volto e l'espressione di questa piccola pioniera dei monti sono stati interpretati di volta in volta in base alle scelte dei tanti editori che nel mondo ne hanno pubblicato il romanzo. È curioso sapere che la prima edizione del romanzo non era illustrata, e che solo nell'edizione del 1881 appaiono tre incisioni su legno, del tedesco Wilhelm Pfeiffer, nelle quali Heidi ha i capelli ricci e scuri e il nonno porta il tradizionale costume bavarese" - scrive la curatrice nel catalogo.
"La mostra propone i luoghi della montagna di Heidi, con una serie di illustrazioni, per arrivare alla Heidi televisiva, con rari manifesti originali (tra cui quello dell’uscita giapponese del 1974 e quello dell’uscita italiana del 1978), locandine e vinili. Parallelamente il Gruppo Amici dell'Arte di Riva del Garda ha dialogato con il tema della mostra proponendo nella sala degli avvolti di Casa degli Artisti una mostra collettiva di pittura dal titolo Vita e silenzi della montagna, che propone linguaggi e visioni diversi della montagna. Una sezione speciale è dedicata al lavorofatto per l’occasione dagli Amici dell'Arte con l'associazione ArcoGiovani, che espone quattro grandi opere dal titolo Una montagna di colori", conclude Bonazza.
http://www.casartisti.it/it
01/10/2018