Il pensiero artificiale
Tra umanesimo e scienza: Odifreddi al Dipartimento di psicologia e scienze cognitive
«Il computer – osserva Odifreddi – è stato concepito da Turing come un modello meccanico della mente. In seguito allo sviluppo teorico e pratico dell’informatica, soprattutto nel campo dell’Intelligenza Artificiale, oggi le carte si sono invertite e la mente si può considerare come un modello biologico del computer. Più in generale, si può sviluppare un’analogia tra hardware e software da un lato, e corpo e mente dall’altro, che può essere istruttiva e stimolante per entrambi i punti di vista, biologico e informatico».
L'appuntamento con Piergiorgio Odifreddi, aperto al pubblico, è martedì 15 novembre alle 18.30 nell'aula magna del Dipartimento di psicologia e scienze cognitive – Palazzo Piomarta/Istruzione (Rovereto – Corso Bettini, 84). L'intellettuale ha studiato matematica in Italia, Stati Uniti e Unione Sovietica e ha insegnato logica all'Università di Torino e alla Cornell University. Collabora al quotidiano "la Repubblica" e al mensile "Le Scienze" e nel 2011 ha vinto il premio Galileo per la divulgazione scientifica.
I suoi libri spaziano su molti argomenti, dalla scienza all'umanesimo. Tra gli ultimi si segnalano la traduzione commentata di Lucrezio "Come stanno le cose" (Rizzoli, 2013). La storia illustrata dell'aritmetica "Il museo dei numeri" (Rizzoli, 2014). E "Caro papa teologo, caro matematico ateo", in collaborazione con il papa emerito Benedetto XVI (Mondadori, 2013).Il suo ultimo lavoro è un Dizionario della stupidità (Rizzoli, 2016).
L'incontro si colloca nell'ambito di “Neuroscience&Society”, il ciclo che intende stimolare una discussione interdisciplinare sulla rilevanza sociale delle neuroscienze, le cui ricerche riflettono e modellano le opinioni e gli atteggiamenti dei cittadini, e sul loro impatto sulla vita quotidiana. Gli incontri sono organizzati dal Centro Mente/Cervello (CIMeC) dell’Università di Trento, in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto. E vedono la partecipazione di professionisti di varia formazione, su argomenti cari all’opinione pubblica, come quelli riguardanti il rapporto tra gli avanzamenti delle scoperte scientifiche e le ricadute sulla società.
14/11/2016