"L'arte del dono" al Castello del Buonconsiglio di Trento
È il concetto di “dare, ricevere, ricambiare” che attraverso Le tre grazie di Giovanni Battista Insom introduce alla mostra Doni preziosi. Immagini e Oggetti dalle collezioni museali
È il concetto di “dare, ricevere, ricambiare” che attraverso Le tre grazie di Giovanni Battista Insom introduce a Doni preziosi. Immagini e Oggetti dalle collezioni museali, la mostra presso il Castello del Buonconsiglio di Trento. Curata dalla direttrice del museo Laura Dal Prà e dalla storica dell’arte Francesca de Gramatica, presenta un'articolata selezione di preziose opere d'arte provenienti dalle collezioni museali del Castello del Buonconsiglio, accomunate da un unico filo conduttore: il dono nell’arte.
Il dono costituisce il filo conduttore di un percorso tra le collezioni del Castello del Buonconsiglio, nel quale dipinti ed oggetti rimandano a una sfaccettata realtà' di rapporti tra le persone, talvolta parte integrante di un mondo rituale ormai sempre più obsoleto, ma anche fulcro simbolico di soggetti sacri di grande significato, come l'Adorazione dei Magi, quella dei pastori, l'Elemosina di san Martino.
Il gesto di donare, ricevere e ricambiare, simboleggiato dalle Tre Grazie, è chiave di lettura della società che ne ha fatto espressione di affetti privati e sentimenti di amicizia, di rapporti tra persone di diverso ceto sociale, manifestazione di ospitalità e di valori morali.
In un arco di tempo che va dal XIV al XIX secolo, il racconto espositivo si dipana tra doni di fidanzamento come il rarissimo calice in lattimo dell'inizio del XVI secolo, di matrimonio, come i cofanetti in avorio o i cassoni dotali, i ventagli e le medaglie con i ritratti degli sposi, cui si affiancano quelli che rispecchiano le mode delle varie epoche, dai tessuti alle tabacchiere più curiose. Manufatti preziosi, dunque, che raccontano della "civiltà del dono" del nostro passato.
12/12/2014