L’arte della commedia – ieri e oggi
La commedia di De Filippo occasioni per riflettere sulle professioni tra ieri e oggi
"L’occasione da cui prende spunto il progetto è il trentennale della morte di Eduardo De Filippo, un grande attore che ha dedicato la vita al teatro – esordisce il presidente della Federazione delle Filodrammatiche trentine, Gino Tarter -. Nel suo impegno ravvedo delle analogie con gli obiettivi di Cofas. Inoltre De Filippo come lingua di comunicazione ha usato il dialetto napoletano, grazie a lui diventato una lingua internazionale e il cinquanta per cento delle compagnie aderenti a Cofas comunica con il dialetto trentino. Infine, il legame passa attraverso 'l'arte della commedia': De Filippo si è battuto per tutta la vita per dare dignità all’attore e al teatro".
Partendo, dunque, dalla ricorrenza del trentennale della morte di Eduardo De Filippo, attore, regista, drammaturgo tra i più impegnati nel rivendicare la dignità della professione dell’attore e del teatro, la Co.F.As. ha deciso di dedicargli un progetto, firmato da Elena Galvani e Jacopo Laurino, che nasce da un suo testo del 1964, “L’arte della commedia”, e che dopo due anni di incubazione giunge ora sulle scene. Il percorso è stato illustrato nell'ambito della piattaforma di comunicazione Cultura Informa da Tarter, insieme con i registi Elena Galvani e Jacopo Laurino, e la giornalista Milena Di Camillo, coordinatrice del comitato scientifico che ha sviluppato il progetto.
“Siamo andati a scegliere un testo rappresentato una sola volta, rodato pochissimo sulle scene, con dialoghi forse non del tutto scorrevoli - spiega Laurino -. Una commedia criticata sia dai politici dell'epoca, che censurarono le critiche alla politica nel testo, sia dai giornalisti che lo ritenevano noioso. Un testo in cui per tutto il primo atto un povero attore di teatro di una compagnia ambulante, il cosiddetto “scavalcamontagne” viene ricevuto dal prefetto di un capoluogo montano: l’argomento del dialogo è il ruolo e la dignità sociale dell'attore nella realtà italiana. Nella seconda parte dello spettacolo, invece, intervengono altre figure professionali, chiamate a raccontare la difficoltà di imporre la dignità del loro lavoro: medico, prete, farmacista, maestra, queste le professioni scelte.
Il progetto, dal titolo “L’arte della commedia – ieri e oggi”, è dunque articolato in due fasi: la prima è la messa in scena del testo originario di Eduardo, protagonisti alcuni filodrammatici trentini, regia di Galvani e Laurino. Il debutto è previsto per domenica 27 novembre 2016 alle ore 16.00 nell'Aula magna dell'Oratorio del Duomo in via Madruzzo a Trento.
La seconda fase nasce da questo interrogativo: oggi, come racconterebbero le loro professioni, la maestra, il medico, il prete e l’attore? Su questo quesito ha lavorato un comitato scientifico composto da Loretta Rocchetti (medico), Marcello Farina (prete), Elena Adami (maestra), Luciano Zendron (attore filodrammatico), Milena Di Camillo (giornalista), oltre a Elena Galvani e Jacopo Laurino.
In una serie di interviste-conversazioni con esponenti delle diverse categorie professionali è stato raccolto il materiale, poi elaborato da Milena Di Camillo che ne ha ricavato un racconto in quattro quadri, con linguaggio teatrale. Questo testo è pubblicato in un libretto, che raccoglie anche l’illustrazione del progetto, le note di regia che riguardano la messa in scena de “L’arte della commedia”, le fotografie di Romina Zanon scattate durante le prove.
"Tutto il testo, giocato sulla cesura tra finzione e realtà, si articola in quattro quadri derivanti da serie di interviste con esponenti delle diverse categorie professionali che raccontano oggi le loro esperienze davanti all'autorità ieri costituita dal prefetto - interviene Di Camillo -. Ne esce una panoramica connotata da un crudo realismo sulle condizione delle professioni oggi. L'indagine diventa così una proposta culturale e sociale".
25/11/2016