L'uomo tra potenziamento e riduzione
Un contributo al dibattito bioetico contemporaneo attorno all' “enhancement”
"Con l’avanzamento delle conoscenze neuro-scientifiche e lo sviluppo delle loro applicazioni tecnologiche si profilano realtà ed interventi nuovi e originali, che consentono di progettare e in molti casi anche di realizzare forme di potenziamento dell’organismo umano, dal punto di vista fisico, cognitivo e morale.
Si tratta del cosiddetto “enhancement”(termine inglese che indica appunto il “potenziamento”, l’aumentare e il rafforzare qualcosa), che viene molto studiato e sperimentato nei laboratori, testato su pazienti e volontari sani, e che viene molto dibattuto da un punto di vista morale, sociale e giuridico, nel tentativo di comprendere se e quanto sia possibile aumentare le facoltà dell’essere umano, per riportarle ad un livello normale quando queste fossero ridotte o diminuite da condizioni di malattia o di disabilità, o semplicemente per ampliare e potenziare alcuni tratti del corpo, della mente e della personalità. In qualche modo si va così ad incidere su quella che viene definita appunto la condizione umana.
La questione della legittimità di tali interventi, della forzatura di limiti considerati “naturali” e della possibilità di integrare nel corpo organico elementi artificiali o tecnologici, che arrivano a svolgere funzioni vitali essenziali al mantenimento in vita di un individuo, ha indotto ad interrogarsi sulla loro validità, ma ha portato a chiedersi anche quanto si vada modificando in tal modo l’idea che noi abbiamo dell’essere umano e delle sue facoltà. È in questione qui la cosiddetta dimensione antropologica, che ci riporta appunto al significato ed al valore che viene riconosciuto e attribuito all’essere umano e alla sua condizione.
Forse come mai è successo in passato, stiamo oggi realizzando interventi che sembravano possibili solo in creazioni dell’immaginazione, fossero esse filosofiche, letterarie, artistiche o cinematografiche. Quanto cambierà dunque la nostra percezione di noi stessi e delle relazioni che ci sono tra esseri umani, che sono sì umani, ma non più soltanto umani? Tali quesiti verranno affrontati nel corso del seminario dal titolo “L’uomo tra potenziamento e riduzione”, che si terrà il 7 e l’8 maggio presso la Fondazione Bruno Kessler in via S. Croce, 77 a Trento, mettendo a confronto in merito filosofi, teologi ed eticisti".
https://isr.fbk.eu/it/eventi/7-8-maggio-2015-luomo-tra-potenziamento-e-riduzione
06/05/2015