La rete prosopografica di Johann Joachim Winckelmann
Un convegno proposto dall'Accademia roveretana degli Agiati per il tricentenario della nascita di Winckelmann
La rete prospografica di Johann Joachim Winckelmann: bilancio e prospettive: è questo il tema del convegno internazionale che si volgerà venerdì 20 e sabato 21 ottobre, con apertura dei lavori alle 9 presso la sala della Fondazione Caritro (piazza Rosmini 5, Rovereto).
Questo convegno si inserisce nel quadro delle celebrazioni internazionali per il tricentenario della nascita di Winckelmann (1717-2017) e ha ricevuto il prestigioso patrocinio della Winckelmann-Gesellschaft di Stendal (Germania) e del comitato italiano per le celebrazioni dell'anniversario della nascita del grande storico dell'arte tedesco.
Quella che Johann Joachim Winckelmann crea nel corso della sua lunga carriera, attraverso contatti personali e scambi epistolari, è una articolata rete di relazioni prosopografiche, formata da eruditi, bibliotecari, artisti, scienziati, viaggiatori, politici, collezionisti e diplomatici, provenienti da diversi paesi europei, quali Germania, Italia, Francia, Svizzera, Austria e Gran Bretagna.
Molti di questi amici e corrispondenti sono da tempo noti, perché è stato dedicato loro, in tempi lontani o più recenti, una attenzione specifica da parte degli specialisti dello storico dell’arte tedesco e della cultura dei Lumi. Tuttavia, ci sono ancora svariate figure di questa complessa rete prosopografica che la storiografia non ha ancora indagato in modo appropriato. Molto spesso le ragioni di tale ritardo sono da imputare al mancato reperimento di una documentazione storica ad hoc, ma anche al fatto che talune di queste personalità presentano un profilo identitario che necessita di approcci metodologici più aggiornati. Inoltre non si può dimenticare che alcune di queste figure, oltre a essere testimoni di momenti importanti della biografia winckelmanniana, rivestono anche il ruolo di fondamentali «vettori» di mediazione tra le idee dello storico dell’arte tedesco e le realtà culturali in cui esse operano.
Le varie sessioni ospiteranno interventi di Stefano Ferrari (Accademia Roveretana degli Agiati), Max Kunze (Winckelmann-Gesellschaft, Stendal), Elisabeth Décultot (Universität Halle), Wolfgang Adam (Universität Osnabrück), Sotera Fornaro (Università di Sassari), Giulia Cantarutti (Università di Bologna), Maria Lieber (Technische Universität Dresden), Josephine Klingebeil-Schieke (Technische Universität Dresden), Clorinda Donato (California State University, Long Beach), Lorenzo Lattanzi (Università degli Studi di Milano), Anna Maria Rao (Università di Napoli Federico II), Matteo Borchia (Università di Roma La Sapienza), Steffi Roettgen (Universität München), Rosa Necchi (Università degli Studi di Parma), Francesca Lui (Accademia di Belle Arti di Bologna).
Il programma completo è consultabile sul sito www.agiati.org e sulla pagina Facebook dell’Accademia Roveretana degli Agiati.
Per informazioni: Accademia Roveretana degli Agiati di Scienze, Lettere e Arti, e-mail: organizzazione@agiati.org segreteria@agiati.org.
Il convegno è organizzato dall’Accademia Roveretana degli Agiati con il patrocionio del Comune di Rovereto, Fondazione Caritro e il sostegno di Dolomiti energia.
L'Accademia degli Agiati nasce nel 1750 per iniziativa di alcuni giovani intellettuali roveretani, cresciuti alla scuola di Girolamo Tartarotti.
Convegni, conferenze, mostre, pubblicazioni monografiche, ma anche progetti di ricerca e collaborazioni scientifiche, sono l’espressione più visibile dell'attività dell'Accademia.
17/10/2017