Le meraviglie di Torre Aquila
Tra i tesori esplorati da Alberto Angela la puntata di martedì mostrerà anche quelli di Torre Aquila
Uno share quasi del 20%: è questo il risultato raggiunto dalla prima puntata della seconda serie di “Meraviglie. La penisola dei tesori” di Alberto Angela. Un esempio di come si possa fare ottima e coinvolgente divulgazione culturale che, insieme a quello del padre Piero, sembra oggi non avere uguali in Italia.
Un format che si sofferma non solo luoghi noti al grande pubblico. Alla base del suo successo c'è anche la scelta di dare spazio a gioielli meno conosciuti, magari più isolati e non facilmente accessibili, che narrano una storia fatta di storie, d'arte, di coincidenze fortunate, di momenti difficili. Sottolineando comunque e sempre come dietro a tutto questo ci siano le persone. Il ruolo cruciale dell'umano. Come accadde per il Ciclo dei mesi di Torre Aquila, al Castello del Buonconsiglio, commissionato dal principe vescovo Giorgio di Liechtenstein a un artista di probabile origine boema, forse il pittore Venceslao, che i documenti accertano presente a Trento nel 1397.
Si tratta di una delle testimonianze più rare e preziose della pittura gotica di tema profano: l'eleganza delle figure e l'accuratissima raffigurazione del paesaggio si fondono in modo mirabile con una straordinaria capacità descrittiva delle attività umane, sia della nobiltà che dei ceti popolari: soprattutto il lavoro dell'uomo - rappresentato dalle molteplici attività di contadini, cacciatori, artigiani e boscaioli - viene documentato con una precisione e con una umana partecipazione che non hanno eguali nella pittura medievale in Europa.
Martedì 19 alle 21.25 su Rai1 , Alberto Angela aprirà lo scrigno di Torre Aquila. Uno scrigno per le dimensioni, ma soprattutto per il colorato affresco di vita sociale di fine Trecento, inizio Quattrocento che il Ciclo dei mesi offre allo sguardo. Un affresco sul quale molto è stato scritto, ma che è fonte inesauribile di studio e, appunto, di "meraviglia".
15/03/2019