Lo stato dell’arte 16
Dal 25 al 27 ottobre a Trento il congresso del Gruppo italiano dell’Istituto internazionale di restauro
La conservazione e la valorizzazione dell’immenso patrimonio culturale del nostro Paese si deve anche al minuzioso e accurato lavoro di restauratori e conservatori. Figure professionali altamente qualificate che dal 25 al 27 ottobre prossimi si riuniranno al Castello del Buonconsiglio in occasione de “Lo stato dell’arte 16”, il Congresso annuale, giunto alla 16ma edizione, del Gruppo italiano dell’International Institute for Conservation IGIIC. L’iniziativa, che assume una valenza particolare nell’Anno europeo del patrimonio culturale, è promossa dalla Soprintendenza per i beni culturali della Provincia autonoma di Trento e vede quale partner la Camera di Commercio di Trento e la collaborazione del Castello del Buonconsiglio Monumenti e Collezioni provinciali.
I lavori del congresso, che saranno introdotti dal presidente di IGIIC Lorenzo Appolonia, dal soprintendente per i beni culturali Franco Marzatico e dal direttore del Castello del Buonconsiglio Laura Dal Prà, sono suddivisi in cinque tematiche: Salvaguardia del patrimonio ed eventi bellici, Problematiche di progettazione e intervento, Diagnostica, ricerche e studi applicati, Conservazione preventiva, Etica e sostenibilità nella conservazione del patrimonio culturale. Oltre 150 i partecipanti attesi, 39 gli interventi nell’arco dei tre giorni, a cui si aggiunge la sessione poster con 72 lavori. Si tratta di un importante momento di incontro, confronto, scambio di idee e buone pratiche per gli addetti ai lavori di un comparto di inestimabile valore quale il nostro patrimonio culturale che va protetto e salvaguardato. Nelle diverse sessioni particolare attenzione verrà posta alla complessità degli aspetti progettuali negli interventi di restauro e all’adozione di metodi innovativi per la conservazione. Saranno presentati esempi di studi applicati a specifiche problematiche di intervento e azioni messe in atto sul patrimonio storico artistico con lo scopo di diminuirne il deterioramento. Non mancheranno riflessioni su aspetti di sostenibilità ambientale, sociale ed economica nel campo della conservazione e del restauro del patrimonio culturale volte ad un approccio etico all’innovazione e ai cambiamenti metodologici, quali la digitalizzazione come strategia nella conservazione.
All'interno della Soprintendenza provinciale operano tre laboratori di restauro specializzati in beni archeologici, storico-artistici, archivistici e librari.
L’International Institute for Conservation (IIC), è un’organizzazione internazionale di grande prestigio con sede a Londra, fondata nel 1950 e che conta migliaia di soci in 75 paesi. L’IIC ha come obiettivo la diffusione del sapere e delle metodologie nel campo del restauro dei beni archeologici, storici ed artistici. Si propone di concorrere alla conservazione dei beni culturali e di coordinare e sviluppare le conoscenze attraverso attività di formazione, divulgazione ed interscambi tra gli operatori del settore. L’IGIIC è un'associazione che si propone come gruppo multidisciplinare di soggetti operanti nel campo del restauro e della conservazione dei beni culturali e si rivolge a restauratori, soprintendenti, architetti, operatori dei settori museale, dei monumenti, dell’archeologia e ricercatori scientifici del mondo accademico e di laboratori specializzati (del Ministero dei beni Culturali, del CNR, dell’ Università e dei settori pubblico e privato), nonché a tutti gli studenti che vogliano approfondire ed aggiornarsi sulle tematiche legate al restauro.
Il programma del congresso è disponibile sul sito http://www.igiic.org/
Informazioni
Provincia autonoma di Trento
Soprintendenza per i beni culturali
Ufficio beni archeologici
Via Mantova, 67 - 38122 Trento
tel. 0461 492161
e-mail: uff.beniarcheologici@provincia.tn.it
www.cultura.trentino.it/Temi/Archeologia
23/10/2018