Racconti di Vite

La viticoltura dall’antichità alla contemporaneità in quattro incontri a Mezzolombardo

“Non è la prima volta che la vite si arrampica attorno all'arte nutrendosi della sua energia creativa. Il binomio vino/arte ha una storia che comincia a metà circa del secolo scorso con il Barone Philippe Rothschild che chiamò i pionieri dell'arte contemporanea come Georges Braque, Francis Bacon, Andreas Tàpies, Jean Mirò e tanti altri, a dare un volto ai vini “Gran Cru” di Bordeaux della sua casa vinicola Chateau Mouton Rothschild. Tempo fa durante una cena un collezionista d'arte di Trento appassionato di enologia, mi disse che anche il vino invecchia e ha un suo proprio carattere esattamente come le persone. Forse è questo il punto di convergenza tra il vino e l'arte: sono entrambi vivi e come tali mutevoli e dalle infinite sfaccettature. Non sorprende così che i vitigni del Teroldego si siano arrampicati più volte attorno all'arte di Paolo Tait per prendere le carte d'identità per i loro vini. L'artista e la vite sono figli della stessa madre terra; la fertile pianura rotoliana compresa tra le sponde dell'Adige e del suo torrente Noce. Paolo Tait che di recente ha consolidato la sua presenza nel panorama dell'arte internazionale con una grande mostra sit-in dedicata al tema della Biennale di Venezia di quest'anno, si esprime attraverso un linguaggio artistico che ha molte affinità con l'archeologia proprio perché fortemente connesso all'ambiente circostante nel quale si è formato. Gli elementi determinanti di questo linguaggio così immediato sono; da una parte le linee curve che vanno formando immagini fitomorfiche/antropomorfiche e il segno nervoso, spigoloso, veloce come se la superficie del quadro fosse una materia da incidere e dall'altra i pieni/vuoti determinati da campiture cromatiche”.

Scegliamo di avvicinarci con le vivide immagini di Roberta Semeraro alla seconda edizione di “Racconti di Vite: la viticoltura dall’antichità alla contemporaneità" l’iniziativa curata dalla presidente di Alteritas Trentino Rosa Roncador che, grazie anche al successo dello scorso anno, propone una serie di eventi che si svolgeranno a Mezzolombardo tra giovedì 20 e domenica 23 ottobre.

E se quello anticipato dalla prospettiva di Semeraro fa riferimento all’ultimo dei quattro appuntamenti, che si svolgerà domenica 23 alle 18  presso Sala Spaur), dal titolo Tra un bicchiere e l’altro: conversazioni artistiche con Roberta Semeraro e Paolo Tait, la rassegna si apre giovedì 20 (ore 20.30 - presso la sala Civica del Comune di Mezzolombardo) con Il trasporto del vino lungo la via Claudia Augusta, fra storia e turismo a cura dell’ associazione Castelli del Trentino.

Si prosegue venerdì 21 ottobre alle 20.00 – presso il Teatro San Pietro - con la conferenza-dialogo “Racconti di vite 2016”, ideata da Alteritas Trentino e dedicata alla pratica della viticoltura dall’antichità alla contemporaneità: i partecipanti saranno guidati in un vero e proprio viaggio nel tempo alla scoperta del vino come elemento d’interazione e incontro tra diversi popoli e culture. I relatori saranno: Umberto Tecchiati dell’Ufficio beni archeologici della Provincia autonoma di Bolzano che illustrerà l’eccezionale scoperta delle più antiche botti d’Europa rinvenute presso il sito di Rosslauf – Breassanone. Particolari condizioni ambientali hanno permesso, infatti, la conservazione di botti, tini, ruote e altri importanti oggetti che ci testimoniano l’antichità del commercio del vino in regione e i contatti con il mondo etrusco-italico. Il vino diventa così via di interazione tra i popoli ed elemento di diffusione di conoscenze e saperi. Il secondo relatore sarà Giovanni Kezich, direttore del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, che ci presenterà il vino come “strumento” di incontro tra persone nella convivialità dell’osteria e/o della caneva. A partire da considerazioni di ordine anche quantitativo di cosa sia la cultura del vino e di quale posto essa occupi nel contesto culturale che ci circonda, si cercherà di individuarne alcune delle componenti semantiche maggiormente significative, in uno specifico contesto di associazioni e/o opposizioni simboliche. In secondo luogo, si cercherà di individuare i motivi propri delle attitudini ampiamente divergenti circa il consumo del vino all'interno di differenti contesti confessionali, cercando lungo il percorso di individuare e mettere a fuoco qualche significato recondito di un'espressione arcinota eppure del tutto sibillina: in vino veritas. Concluderà la conferenza-dialogo Marina Schmol, Sommelier dell’AIS – Trentino, che illustrerà ai partecipanti le caratteristiche del Teroldego Rotaliano invitando alla successiva degustazione che avrà luogo nell’atrio del teatro. Seguirà infatti una degustazione di Teroldego Rotaliano (offerto dalle cantine aderenti), di prodotti del territorio (organizzata dalla Strada del Vino e dei Sapori del Trentino) e di pane artigianale (del Panificio Tecchiolli).

Sabato 22 ottobre (a partire dalle ore 17.00) gli interessati potranno conoscere e visitare le cantine aderenti all’iniziativa, aperte per l’occasione.

La rassegna si concluderà domenica 23 ottobre (ore 18.00 – presso Sala Spaur) con Tra un bicchiere e l’altro: conversazioni artistiche con Roberta Semeraro e Paolo Tait. Durante l’evento verranno presentate alcune opere, dedicate al vino e alla vite, realizzate dall’artista rotaliano. L’introduzione sarà di Roberta Semeraro, curatrice della mostra di Paolo Tait alla XV Biennale di Architettura di Venezia. Le opere saranno in seguito suddivise ed esposte nelle sette cantine di Mezzolombardo al fine di formare un percorso ideale per gli amanti dell’arte contemporanea e del Teroldego Rotaliano.

L’iniziativa è organizzata dal Comune di Mezzolombardo, in collaborazione con l’Ufficio Beni archeologici della Soprintendenza per i beni culturali della Provincia autonoma di Bolzano, il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina di San Michele all’Adige, la ProLoco di Mezzolombardo, il Consorzio Turistico Piana Rotaliana-Königsberg, la Strada del Vino e dei Sapori del Trentino e l’AIS - Associazione Italiana Sommelier Trentino, che hanno deciso di sostenere e promuovere l’evento ideato da Alteritas Trentino, legato alla seconda edizione della rassegna “CiBiAMO la MENTE”. 


14/10/2016