Riapre la Galleria Civica Giovanni Segantini
Il museo visitabile da venerdì 5 aprile con nuovi prestiti e collaborazioni
Venerdì 5 aprile 2019 la Galleria Civica G. Segantini di Arco riaprirà i suoi spazi espositivi con un aggiornamento delle collezioni e dei prestiti intorno al progetto Segantini e Arco.
Nel corso della stagione 2019 le sale della Galleria Civica G. Segantini si arricchiranno di nuovi quadri segantiniani: si tratta di un nucleo di opere di proprietà della Cassa Rurale Alto Garda, concesse in prestito dalla prestigiosa istituzione che da sempre sostiene e promuove le iniziative della città di Arco dedicate all'illustre concittadino.
In mostra dunque quattro nuovi dipinti, alcuni come le due nature morte – Natura morta con cesto di frutta (1879-1880), Natura morta con melocotogno, uva e melograno (1882-1883) – riferibili al periodo giovanile dell'artista, come anche Nella stalla (1881-1883) e Abbozzo di autoritratto (1887). Sarà esposto anche un prezioso disegno su carta, La vanità (1898), legato al celebre dipinto oggi conservato presso la Kunsthaus di Zurigo e ascrivibile alla produzione più matura di Segantini, dove il naturalismo delle forme ha ormai ceduto il passo al simbolismo dei temi e della sensibilità di indagine della natura.
La collaborazione con la Cassa Rurale Alto Garda rinnova e rafforza l’efficacia della mission del progetto Segantini e Arco, ovvero quella di porre la Galleria Civica G. Segantini di Arco quale capofila di una rete di relazioni e collaborazioni con le realtà territoriali, nazionali e internazionali che a vario titolo si occupano dell'artista arcense. Questi prestiti non solo ampliano significativamente il patrimonio degli originali di Segantini visibili in Galleria, ma ribadiscono quella progettualità perseguita negli ultimi anni dall’azione congiunta di MAG, Mart e Comune di Arco volta ad arricchire il patrimonio segantiniano della città con acquisizioni, prestiti e depositi da parte di istituzioni pubbliche e di privati cittadini, che hanno scelto di valorizzare le proprie opere negli spazi della Galleria.
Con il progetto Segantini e Arco , nato nel 2015 dalla virtuosa collaborazione tra MAG e Mart di Rovereto e curato nella sua parte scientifica da Alessandra Tiddia del Mart, le due istituzioni intendono contribuire a valorizzare la città di Arco come luogo segantiniano nel mondo attraverso l'attività espositiva e di ricerca. L'obiettivo è quello di posizionare la città natale di Giovanni Segantini al centro di un circuito internazionale che fa capo a musei e istituzioni pubbliche di tutto il mondo che possiedono opere di Segantini e agli studiosi che si occupano dell'artista.
Dal 2015 l'allestimento permanente della Galleria Civica G. Segantini di Arco si compone di una parte espositiva tradizionale con dipinti, opere di grafica e documenti storici dell'artista provenienti dalle collezioni del Mart, del MAG, del Comune di Arco, della Provincia autonoma di Trento e dalla generosità di privati cittadini, e di un cuore tecnologico costituito dalle postazioni interattive Segantini Map e Segantini Doc.
A partire dal 2017 gli spazi permanenti della Galleria si sono arricchiti di nuove opere, frutto di acquisizioni, prestiti e depositi, che ampliano il patrimonio dedicato a Giovanni Segantini.
Accanto alle sale con gli originali di Segantini e le postazioni interattive, gli spazi della Galleria Civica propongono un'estensione del percorso permanente dedicata agli artisti a lui contemporanei. Segantini e i suoi contemporanei. Temi e figure dell'Ottocento si articola in tre nuclei tematici – il paesaggio, figure dell’infanzia, figure femminili –, mettendo a confronto le opere di Giovanni Segantini con i lavori di alcuni artisti trentini a lui contemporanei come, ad esempio, Andrea Malfatti, Eugenio Prati, Bartolomeo Bezzi, e ponendo l’attenzione sulla coincidenza di alcuni momenti dell’esperienza segantiniana con la produzione artistica coeva in ambito locale.
Di recente pubblicazione, sarà disponibile dal 5 aprile il catalogo dell’esposizione Segantini e i suoi contemporanei. Temi e figure dell'Ottocento, che raccoglie un saggio di Alessandra Tiddia, un'accurata documentazione fotografica degli spazi espositivi e le immagini delle opere, corredate dagli approfondimenti sugli artisti esposti in Galleria, da Bartolomeo Bezzi, a Leonardo Bistolfi, Josef Büche, Francesco Danieli, Vittore Grubicy de Dragon, Ludwig Herterich, Cesare Laurenti, Andrea Malfatti, Eugenio Prati, Antonio Rotta.
(fonte: Ufficio stampa Museo Alto Garda)
04/04/2019