“Saper vedere”

Lo stemma Bertelli a Trento, Via Lunga

[ Soprintendenza per i beni culturali]

Al civico 19 di via Roma, a pochi passi da Piazza della Portella, si può ammirare la facciata di un palazzo “di un piacevole barocchetto” – per riprendere le parole di Aldo Gorfer (1963, p. 77) – con un elegante portale archivoltato a tutto sesto.

Motivi architettonici e decorativi, quali le volute frondose e la cornice sagomata sommitale, consentono di datare il portale alla prima metà del Settecento. Nello spazio compreso tra la chiave di volta e il cornicione è incastonato lo stemma lapideo dei nobili Bertelli, originari delle Giudicarie (Preore e Caderzone), proprietari dell’edificio in Contrada Lunga almeno fino al 1822. Lo stemma scolpito è quello assegnato il 14 marzo 1655 dall’arciduca d’Austria Ferdinando Carlo, che riunisce le insegne araldiche delle precedenti concessioni e conferme nobiliari, vescovili e imperiali.

Lo stemma può essere così blasonato: alla croce patente d’argento attraversante sull’inquartatura; nel 1° e 4° partito: a) d’argento, a 3 bande scaccate di azzurro e d’argento; b) d’oro all’aquila di nero, coronata d’oro uscente dalla partizione; nel 2° e 3° di rosso, al leone d’argento coronato d’oro, con coda biforcata e stella d’oro nella branca destra (stemma avito del 1492); sul tutto: interzato in mantello: nel 1° di rosso, alla fascia d’argento; nel 2° d’oro, a 3 lunette da pellaio rovesciate, poste in palo una sull’altra, di forma crescente dal capo alla punta; nel 3° di rosso, al giglio d’argento. Lo scudo è sormontato da tre cimieri: un semivolo di nero, alla banda scaccata d’azzurro e d’argento, accostato dal giglio dello scudo; il giglio dello scudo, tra 2 semivoli di rosso, rispettivamente bandati e sbarrati d’argento (al centro); leone dello scudo nascente con la stella (a destra).

Probabile committente dello stemma e del portale fu Giuseppe Girolamo Felice Bertelli, dottore in legge e Assessore delle Valli di Non e Sole dal 1756 al 1762, che “morì in Trento nella sua casa alla Portella” nel 1764 .

 

Bibliografia:

G.M. Tabarelli de Fatis, L. Borrelli, Stemmi e notizie di famiglie trentine, in “Studi Trentini di Scienze Storiche”, sez. prima, LXXXIII (2004), fasc. 4 – LXXXIV (2005), fasc. 1, Supplemento, Trento 2004, p. 46 e p. 328, tav. 7; G.M. Rauzi, Araldica Tridentina, Trento 1987, p. 40; A. Gorfer, Trento città del concilio: ambiente, storia e arte di Trento e dintorni, Trento 1963, p. 77; G. Ciccolini, Ossana nelle sue memorie. Fonti per la storia della Val di Sole, Malé 1913, pp. 289-301. 

Savatore Ferrari - Funzionario Soprintendenza per i beni culturali

01/12/2014