Sentinelle di Pietra
Di Forte in Forte sul sentiero della Pace: dal 22 giugno al 5 settembre una trentina di eventi in 18 forti
“Sentieri silenziosi”, un trekking per vivere la natura, unendola alla dimensione teatrale e letteraria (I Teatri soffiati); “Frequenze forti”, nella forma di visite teatralizzate che si trasformano in percorsi sensoriali in cui attraverso cuffie wireless si vivono sensazioni che narrano cento anni di storia (Miscele d’aria factory). E poi la novità di “Alba Forte – guerra e pane (Se questi sono uomini)”, che permetterà di raggiungere i forti con il fascino delle prime ore del mattino per ascoltare la storia del panettiere Gino, che ha combattuto durante la Grande Guerra. Il racconto si concluderà con una colazione a base di pane fresco (Teatro delle quisquilie). Per i palati raffinati ci sarà anche “Forti nel gusto”, questa volta all’imbrunire, con una proposta gastronomica di eccellenza accompagnata dalla musica (Strada del Vino e dei Sapori).
Tra gli “eventi forti” poi, due sono di assoluto rilievo: il concerto dei berlinesi Symphoniacs che il 22 giugno presso il forte delle Benne di Levico Terme inaugureranno il percorso di "Sentinelle di Pietra", mentre il 28 luglio al forte Belvedere avrà luogo uno straordinario omaggio del Trentino all’artista Tovel – Matteo Franceschini – in occasione dell’assegnazione del prestigiosissimo premio Leone D’argento della Biennale di Venezia. Con lui si esibiranno l’artista/jazzista Jacopo Mazzonelli e la pianista Eleonora Wegher, dando vita allo spettacolo “The Act of Touch”, a cura di Piattaforma Eventi.
Per gli appassionati d’arte non mancherà l’atteso appuntamento con “Parallel stories” (dal 3 agosto al 3 novembre) la mostra d'arte contemporanea che rappresenta anche un'importante opportunità di gemellaggio tra forti, all’epoca dislocati in terre di confine: forte di Cadine e forte Tesoro a S.Anna di Alfaedo in provincia di Verona. Esporranno Willie Bester, Jarmila Mitrikovà & Dàvid Demjanovic, Jackson Nkumanda, Pietro Weber, a cura dello Studio D’arte Raffaelli.
In attesa del programma definitivo dell’edizione 2019 di “Sentinelle di pietra”, le anticipazioni fornite oggi in anteprima permettono di pregustare una stagione in cui, concluso l’appuntamento del Centenario della Grande Guerra, per l’intero sistema fortificato trentino inizia una nuova stagione di valorizzazione all’insegna dei valori della Pace, della condivisione, ma anche di una sinergia tra diversi enti e soggetti culturali del territorio.
Dal 22 giugno al 5 settembre una trentina di eventi interesseranno infatti 18 forti, sparsi sull'intero territorio provinciale. Da luoghi di immani tragedie e lutti, in una sorta di inno alla vita i forti si apriranno ad arte, musica, poesia, teatro, escursioni, enogastronomia, nel rispetto dell’atmosfera sacrale che li permea e che non smettono di trasmettere al visitatore.
A tale scopo, Gloria Preschern, direttore ufficio Promozione Culturale della Provincia autonoma di Trento, sottolinea come l’amministrazione provinciale, dopo gli investimenti effettuati negli anni scorsi sul sistema fortificato, intenda continuare nella ricerca di nuove strategie per la loro valorizzazione, “affinché non rimangano un patrimonio inanimato”. L’obiettivo è di “renderli vivi e frequentati con iniziative che ne facciano luoghi di incontro e di scambio di emozioni. Dal confronto con i riferenti dei comuni sono emersi dei suggerimenti per perfezionare il format - aggiunge -. Accanto al generale gradimento dell’iniziativa, si è rilevata la necessità di lavorare di più sulla comunicazione, soprattutto con l’obiettivo di modificare la percezione che l’opinione pubblica ha del forte, di renderlo cioè meno legato al discorso del Centenario”, conclude.
Da qui la nomina di Pino Putignani a consulente per la comunicazione della rassegna. In proposito, il consulente mette in luce la necessità di “ragionare approfonditamente e prestare cura al processo comunicativo. La forza di un evento sta anche nella sua comunicazione – osserva – e il progetto è straordinario e ricco di contenuti, in grado di catturare il gusto di ogni genere di pubblico”.
Francesco Nardelli, direttore del Centro Servizi Culturali S. Chiara, ribadisce infine l’importanza di investire ancora nella valorizzazione del patrimonio di origini belliche, perché anche le strutture militari possono diventare luoghi di aggregazione e di Pace.
28/05/2019