Strozzi-Klein

Al Mart un nuovo focus: un dialogo tra il pittore seicentesco Bernardo Strozzi e l’artista contemporaneo Yves Klein

[ Ufficio stampa Pat]

L’accostamento tra la pala d’altare dipinta da Bernardo Strozzi (1581-1644) e le opere di Yves Klein (1928-1962) rappresenta il primo di una serie di dialoghi con cui il Mart, all’interno degli spazi dedicati alle Collezioni, vuole interrogarsi sul contemporaneo in un rapporto storico con la grande arte del passato.

Il dialogo Strozzi-Klein trova la propria chiave nella considerazione del colore blu. Al centro del progetto la Madonna con Gesù Bambino in gloria e santi (1640 circa) del pittore genovese Bernardo Strozzi: una grande tela conservata nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo a Tiarno di Sopra, nella Val di Ledro. Qui il blu intenso che caratterizza la veste della Madonna è emblema della spiritualità e delinea la natura della Vergine come creatura che è madre del Salvatore, figura di mediazione con il divino. Il medesimo colore connota anche l’indumento di San Pietro, che in una chiara allegoria indica la Madonna e in questo stesso gesto è già nella santità allusa proprio dalla continuità del pigmento riservato solo a questi due soggetti della scena.

Il tema del superamento della condizione terrena sottende i monocromi di Yves Klein che brevetta nel 1957 con il nome di IKB (International Klein Blue) il colore forse più celebre dell’arte contemporanea: un blu oltremare scuro che conserva l’intensità del pigmento puro, rendendo visibile ciò che è invisibile. In mostra due opere del maestro francese: IKB 160 B, La Vague (1957), in prestito dalla Collezione Prada di Milano, e l’Ex voto dedicato a Santa Rita da Cascia (1961), proveniente dal Monastero di Cascia. Questo prezioso oggetto, portato dall’artista stesso al Santuario, sarà esposto a Rovereto a partire da metà novembre.

Il Focus sarà l’occasione per assistere al restauro della pala d’altare di Bernardo Strozzi, condotto in accordo con la Diocesi di Trento a testimoniare come la cura del patrimonio artistico costituisca sempre e necessariamente un atto interpretativo dell’arte nel nostro tempo, ossia un gesto che assume la storia rendendola contemporanea. Il pubblico potrà assistere alle operazioni di restauro nel seguente calendariodomenica 3 novembre, in occasione della prima domenica del mese a ingresso gratuito, mercoledì 6, 13, 20, 27 novembre, con orario 10-13 e 14-17.

(ssm)

Fonte: Ufficio Stampa


29/10/2019