"Tra normalità e orrore: Artisti plastici ebrei di Oradea e il dramma dell’Olocausto"
A Trento, Palazzo Calepini, un percorso dalla normalità interbellica all’orrore e quindi un ritorno alla vita "normale" attraverso l’arte
“Organizziamo questa mostra con le opere dei pittori ebrei reperibili nella collezione del Museo Ţarii Crişurilor di Oradea in un momento storico e in un clima sociale dove la normalità acquista significati sempre più imprecisi ed opachi, mentre l’orrore acquista significati sempre più perfidi ed inaspettati, che non avremmo neppure potuto immaginare pochi decenni fa.
Alla fine, ogni mostra d’arte, come la nostra, propone spesso al visitatore percorsi secondari, che si nascondono dietro alle opere esposte: uno può essere quello biografico, un altro quello delle finalità morali o sociali oppure quello del recupero dell'artista. Questa mostra vuole parlare di orrore all’interno della normalità, delle grandi vertigini della storia, della luce e delle tenebre nei destini individuali e collettivi, quando le degenerazioni ideologiche, sociali o religiose hanno il potere di metterti nella categoria "di chi non deve esistere".
Vuole dimostrare che anche la storia dell’arte ha le sue fosse comuni, che non possono mai essere dimenticate. Soprattutto in questi tempi, quando ci accorgiamo che l’orrore ci circonda da tutte le parti, oggi anche con la variante del terrorismo internazionale. Proprio adesso, quando niente sembra più sicuro e normale o quando anche noi, in qualunque parte del mondo ci troviamo, viviamo l'angoscia di finire in quella tragica categoria "di chi non deve esistere".
Quando anche l’idea stessa di normalità sembra essere stata abolita. Sopravviviamo a delle catastrofi che sembrano preparare la grande apocalisse. Noi però, riunendo queste opere in mostra, vogliamo testimoniare la nostra voglia di continuare a credere nella normalità, nell’ordine naturale della vita umana, nell’arte e nel suo potere di sopravvivere agli inferni della storia. E nella convinzione che possiamo mantenere inalterato il nostro essere interiore, non ancora segnato da tutti gli orrori che ci circondano. Che l’arte non è solo un modo per esprimere se stessi, ma è anche una variante di sopravvivenza.”
Organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, in collaborazione con il Consolato Onorario della Romania per il Trentino Alto Adige e il Museo “Ţarii Crişurilor” di Oradea (Romania), Tra normalità e orrore: Artisti plastici ebrei di Oradea e il dramma dell’Olocausto è visitabile dal 27 gennaio all'1 marzo a Trento presso Palazzo Calepini (Via Garibaldi 33). Si tratta di una collezione di 66 quadri esposti in Italia per la prima volta.
La mostra rimane aperta dal lunedì al venerdì con orario 15-20; il sabato e la domenica con orario 10-18. Al mattino è possibile prenotare una visita guidata per le scuole.
Una descrizione della mostra è fruibile, all’interno della stessa, grazie ai “tag” che, inquadrati con il telefonino, rimandano a un file audio di approfondimento.
26/01/2015