Un giorno in trincea: la battaglia di Malga Zurés
Sabato alle 20.30 nel teatro di Calavino, col Coro Stella del Cornét, Mauro Neri propone un ritratto vivo e forte della vita di trincea
Dopo "1914-'15 Bajonet auf" dedicato al dramma dei soldati trentini in Galizia, dopo "Scemo di guerra", che ha per protagonisti un cappellano militare e un povero prete di trincea condannato a morte per diserzione e automutilazione, Mauro Neri torna sul tema della prima guerra mondiale con un terzo racconto, "Un giorno in trincea - La Grande Guerra dei povericristi".
Dos Alto (Nago), 30 dicembre 1915, fronte di guerra dell'Alto Garda-Monte Baldo-Altissimo: alle compagnie di Alpini del sesto reggimento "Val d'Adige" arriva l'ordine di attaccare nel pieno della notte gli austriaci asserragliati a Malga Zurés e divampa così una feroce battaglia che durerà l'intera giornata, lasciando sul campo un centinaio di morti e il doppio di feriti da ambo le parti. A sera gli austriaci si ritrovano ancora ben posizionati nelle fortificazioni attorno alla malga, e quindi sono a buon diritto da considerarsi i vincitori della battaglia, mentre gli italiani sono costretti a ritornare nelle trincee di partenza del Dos Alto, del Dos Casina e del Dos Remit.
Questa sconfitta italiana, registrata dalle cronache dell'epoca, verrà invece espulsa dalla storia ufficiale perché considerata una vergogna della quale è meglio non parlare: ci penseranno però gli Alpini di Nago e quelli di Torbole, per tutto il corso del secolo scorso e ancora oggi a tener puliti i resti delle trincee, dei comandi, degli osservatori, delle cucine e saranno loro a restaurare una chiesetta in ricordo di quella giornata, a curare un piccolo cimitero nei pressi di Malga Zurés e ad attrezzare un itinerario sulle tracce di quella lontana sfortunata battaglia.
Mauro Neri coglie l'occasione di questo spunto abbastanza inedito per consegnarci un ritratto vivo e forte della vita di trincea in tutti i suoi aspetti: il cameratismo tra i fanti ma anche il bullismo di certi graduati, il coraggio e le paure, i disastri e le azioni eroiche, i drammi delle malattie, ma anche della fame e del freddo, la solitudine e il malessere che torturavano in fondo al cuore tutti i soldati negli istanti che precedevano l'attacco, la nostalgia di casa che nemmeno una lettera ansiosamente attesa riusciva a lenire...
La storia de "Un giorno in trincea" si sofferma sulle vicende di sei Alpini e di uno Standschutz trentino raccontandone le emozioni, i progetti delusi, i sogni infranti. Ed è grazie all'empatia e all'immedesimazione con cui Neri ha scritto e leggerà le pagine del racconto che il lettore e lo spettatore saranno letteralmente trascinati sul Monte Baldo trentino, nei boschi invernali di Malga Zurés per assistere in prima persona a una battaglia "che non è il caso di dimenticare".
In questo l'Autore-attore sarà aiutato dalle belle voci del Coro Stella del Cornét sapientemente guidate dal maestro Luigi Forti, che accompagneranno il reading con canti degli alpini e della montagna.
L'appuntamento è per sabato 3 dicembre, alle 20.30 al Teatro di Calavino, con ingresso gratuito. Organizza la serata l'Associazione Madruzzo500, in collaborazione con la sezione ANA di Trento e i Gruppi ANA della Valle dei Laghi, con il sostegno della Comunità Valle dei Laghi, del Comune di Madruzzo, del Bacino Imbrifero Montano Sarca-Mincio-Garda e della Cassa Rurale della Valle dei Laghi.
01/12/2016