Y Generation Festival
A Trento un festival di danza e teatro-danza per le nuove generazioni: 9 spettacoli in programma
Dal 6 al 9 ottobre parte a Trento «Y Generation Festival», il festival di danza e teatro danza per le nuove generazioni. Una nuova iniziativa culturale rivolta alle scuole, alle famiglie, agli educatori.
«Parlare di danza per ragazzi – spiega il direttore del Centro Servizi Culturali S. Chiara, Francesco Nardelli – è assai complesso: infinite le modalità e gli approcci con cui artisti e formatori propongono la danza per e con bambini e ragazzi. Sempre più di frequente negli spettacoli di teatro per la prima infanzia siamo di fronte a un prevalente uso del linguaggio corporeo per comunicare con il pubblico dei piccoli; la grande potenzialità espressiva della danza è infatti in grado di oltrepassare la barriera linguistica. Il linguaggio della danza del resto è molto vicino anche al mondo dei giovani attraverso forme e tipologie che ben s’intrecciano con il loro mondo musicale.»
L'iniziativa, ideata da Giovanna Palmieri, responsabile della “Stagione ragazzi” del Centro S. Chiara e direttrice artistica del festival, vuole costruire un primo ponte tra mondo della danza e mondo del teatro ragazzi, due discipline artistiche che sempre di più negli ultimi anni si sono avvicinate.
Per riuscirci, «Y Generation Festival» si avvale della collaborazione del Comune di Trento – Assessorato alle Politiche Sociali, Familiari e Giovanili e del sostegno di Assitej Italia, associazione nata nel 2014 come sezione Italiana dell'omonima organizzazione mondiale attiva dal 1965. Assitej riunisce teatri, organizzazioni culturali e compagnie che si dedicano professionalmente alla creazione di un teatro per il pubblico giovane e intende promuovere la qualità e il significato culturale del teatro per l’infanzia e la gioventù. Raccogliendo l’eredità di ATIG – Associazione italiana di teatro per l’infanzia e la gioventù, fondata nel 1967, Assitej Italia lavora per favorire formazione, incontro e confronto tra artisti, operatori, pubblico.
«In linea con lo spirito di Assitej – ha spiegato Giovanna Palimieri – «Y Generation Festival» vuole riunire giovani e meno giovani, educatori e artisti, per riflettere e dialogare su come il linguaggio corporeo e coreutico si confronta con l’immaginario e il vissuto di bambini ragazzi e giovani, sia come spettatori che come artisti in scena. Per questo il Festival prevede sia una sezione performativa con spettacoli dedicati a diverse fasce d’età e tipologie di pubblico, proposti da compagnie italiane e internazionali scelte per la qualità artistica e per la particolare attenzione al mondo dell’infanzia e dei giovani, sia una sezione formativarivolta a bambini, giovani, insegnanti, genitori, artisti e formatori nel campo della danza e del teatro per ragazzi con incontri, una tavola rotonda, laboratori per adulti e bambini, un workshop per artisti e formatori.»
SEZIONE PERFORMATIVA
I 9 spettacoli in cartellone saranno proposti in parte in orario diurno, rivolti alle scuole, in parte in orari serali per il pubblico delle famiglie e degli adulti.
Le tematiche affrontate sono le più varie con poetiche e approcci molto diversi a seconda dell’età degli spettatori a cui ci si rivolge.
Si parte dai ferraresi CollettivO CineticO, in collaborazione con Teatro delle Briciole, che propongono Sherlock Holmes (6 ottobre), un divertente lavoro che insegna che anche le cose apparentemente ovvie, se osservate e scrutate con attenzione, possono dirci qualcosa di nuovo, rivelare un volto segreto.
Il 6 e 7 ottobre in prima nazionale, Trashedy della Compagnia tedesca Performing Group racconterà attraverso la danza, le immagini animate e gli effetti sonori, l’origine del mondo e la nostra evoluzione, facendo divertire e riflettere sull’importanza della tutela ambientale.
La Compagnia toscana TPO - Teatro di Piazza e d’Occasione con La Casa del Panda(7 ottobre) condurrà il giovane pubblico in un divertente viaggio alla scoperta della Cina: inseguire il panda per scoprire storia e tradizioni di questo paese, nel rispetto dei cicli biologici e ambientali della natura.
Diario di un brutto anatroccolo (8 ottobre) di Factory – Compagnia Transadriatica è invece la rivisitazione della fiaba di Hans Christian Andersen che fa riflettere adulti e bambini sul significato e l’importanza dell’identità nell’essere umano.
Tra gli spettacoli programmati in orario serale rivolti alle famiglie e a un pubblico più adulto troviamo Caos (Remix) di Manifatture Teatrali Milanesi / Quelli di Grock (6 ottobre), spettacolo storico della compagnia milanese rivisto con un cast più giovane e situazioni che affrontano la quotidianità di adolescenti e giovani d'oggi; lo spettacolo sarà accompagnato, per tutta la durata del festival, da una mostra fotografica ospitata nello spazio foyer dell’Auditorium Santa Chiara.
Antifragil degli austriaci Silk Fluegge (7 ottobre) e Declaration of Love (8ottobre) della compagnia belga fABULEUS, entrambe per la prima volta in Italia, sono invece dedicati al rapporto di attori e danzatori adolescenti con il pubblico.
La giovane compagnia austriaca propone un’indagine sulla fragilità dei nostri tempi, conducendo il pubblico attraverso il labirinto delle loro storie e conflittualità interiori. Il collettivo belga è invece uno stravolgimento dell'opera Publikumsbeschimpfung (insulti al pubblico) di Peter Handke per creare un’ode al teatro e al suo pubblico sullo sfondo delle irresistibili basi del dj e compositore Gary Sheperd.
Una proposta particolare è Murikamification di Arch8 dall'Olanda, spettacolo di parkour scelto come evento di apertura del Festival che si snoderà tra le strade del centro cittadino.
Ispirandosi alle storie di Haruki Murakami, il coreografo Erik Kaiel dà vita ad una serie di performance, fisicamente molto impegnative, che grazie alla loro capacità di adattarsi al contesto locale sveleranno al pubblico nuovi sorprendenti scenari della città.
Non manca la poetica del teatrodanza interpretato da bambini con Duel_Terza generazione della Compagnia Abbondanza/Bertoni (8 ottobre) che propone un pensiero profondo sul rapporto tra generazioni e rappresenta anche una sperimentazione sul danzatore-bambino, tema molto attuale nelle produzioni del nord Europa. Un progetto di danza che cerca di parlare al mondo degli adulti, attraverso i corpi dei bambini.
(Cultura Informa)
25/07/2016