Zona "Ex - Santa Chiara": la Chiesa del Redentore
Progettata nel 1889 dall'ingegnere tedesco Ludwig Pulsator (1856-99) come Cappella dell'Istituto Sordomuti di Trento
I due edifici sono stati costruiti strettamente adiacenti, al punto che le capriate, ovvero i sostegni del tetto della chiesetta, si appoggiano sul muro perimetrale dell'Istituto. Per evitare problemi di natura strutturale alla cappella questo segmento non è stato abbattuto ed è tuttora visibile.
La consacrazione a Cristo Redentore Compassionevole per i Muti, come ricorda la lapide sulla facciata, avvenne nel dicembre 1891. Nel 1985 la cappella diventò proprietà della Civica Casa di Riposo. La chiesetta, in seguito, restò aperta per alcuni anni e ospitava nel periodo invernale l'esposizione di un grande presepe. Nel 2010 venne però definitivamente chiusa e abbandonata.
La cappella è costruita in stile storicista (molto in voga a fine '800), vale a dire attraverso citazioni dei più diversi stili architettonici del passato. Sulla facciata si possono notare il portale gemino (cioè a doppia entrata) con un dipinto murale della Vergine nella lunetta. L'interno presenta una navata rettangolare e un'abside semicircolare.
L'aspetto più particolare della chiesetta è però la cantoria, che ospitava la comunità dell'Istituto durante le funzioni, disposta a ferro di cavallo sui tre lati (fatta eccezione, ovviamente, per quello dell'altare), e sostenuta da colonnine singole o binate. Queste sono un ottimo esempio di stile storicista: infatti i capitelli sono di ispirazione rinascimentale mentre i basamenti sono ripresi dal romanico. Le pitture a tempera delle pareti presentano decorazioni geometriche a stampo probabilmente ispirate a quelle presenti nel Castello di Avio.
Nel catino absidale invece la pittura, realizzata da Luigi Spreafico, rappresenta Cristo in trono con ai lati il vescovo de Tschiederer (1777-1860) il finanziatore della costruzione dell'Istituto, che offre un modellino della cappella, e un padre con il figlio muto.
I testi riportati sono stati redatti da Riwa Fattouh e Leonardo Hausbergher, studenti del Liceo Classico G. Prati, coordinati dalle professoresse Doniselli e Cinelli, in occasione dell’attività del FAI (Fondo Ambiente Italiano) “Apprendisti Ciceroni®”.
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16/01/2019