il "Ridotto" del Teatro Sociale intitolato ad Anna Proclemer "la tigre di carta"
A cinque anni dalla scomparsa dell'indimenticata attrice l'omaggio della città di Trento
“Da quando è uscita di scena ho l’impressione che i palcoscenici si siano rimpiccioliti. O forse sono rimasti gli stessi, ma si sono rimpiccioliti gli attori. Ce ne sono ancora di ottimi, certo, di bravissimi, ma… troppe volte mi capita di sentire la mancanza della magia, quella magia che trasfigura i personaggi, rendendoli larger than life ovvero sovradimensionati rispetto alla vita, conferendo loro un’aura mitica e una valenza universale”.
Con queste parole tra immutato affetto e profonda stima, Antonia Brancati ricorda la madre Anna Proclemer (nata a Trento il 30 maggio 1923) scomparsa il 25 aprile di cinque anni fa. Ora la città di Trento, in un'iniziativa congiunta tra vari enti e istituzioni, l'11 aprile rende omaggio alla sua figura con due iniziative.
Si inizia alle 17.30 presso il Teatro Sociale con l'intitolazione ad Anna Proclemer dello spazio del Ridotto. La decisione è stata assunta dal Consiglio di Amministrazione del Centro servizi sulturali S. Chiara che in data 8 marzo 2018, sentita la proprietà, ha deliberato di dedicare alla memoria dell’indimenticata attrice trentina questo spazio, che in futuro si intende ulteriormente valorizzare. Per l'occasione sarà scoperta una targa e si svolgerà una breve cerimonia di commemorazione con gli interventi delle autorità provinciali, del sindaco di Trento e dell’assessore comunale alla cultura, Alessandro Andreatta e Andrea Robol. Sarà presente anche Antonia Brancati.
Alle 21.00 ci si sposterà invece al Cinema Astra per assistere - con ingresso gratuito - alla prima proiezione assoluta del documentario di Franco Delli Guanti La tigre di carta. Anna Proclemer tra successi e fragilità. Oltre un anno di lavoro per ricordare la figura di quella che può essere definita la più grande attrice di teatro del Novecento.
“A parte qualche sporadico servizio uscito all'indomani della scomparsa – racconta in proposito l'autore - penso che il mio sia il primo omaggio ufficiale dedicato ad Anna Proclemer. La figlia, Antonia Brancati, mi ha da subito garantito la massima collaborazione fornendomi un corposo elenco di attori, attrici e registi da intervistare e soprattutto mi ha messo a disposizione l'intero archivio della mamma conservato presso il Gabinetto Vieusseux di Firenze. Per tutto il 2017 ho girato in lungo e in largo l'Italia raccogliendo oltre venti interviste che ora hanno preso forma nel documentario che sarà presentato ufficialmente il prossimo 11 aprile.»
"Dalle testimonianze - prosegue Delli Guanti - emerge un carattere di Anna Proclemer forte sulla scena ma fragile nella vita privata. Una "tigre di carta", appunto come si definì lei stessa in un’intervista degli anni Settanta, mai appagata della sua esistenza nonostante il successo che l’ha accompagnata per tutta la carriera. Completano il documentario decine di fotografie, per lo più inedite, spezzoni di commedie e una serie di filmati storici scoperti negli archivi dell'Istituto Luce e della RAI".
Il film, che sarà diffuso anche su DVD, è stato riconosciuto di interesse culturale e ha avuto il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Oltre a Trento ci saranno altre due proiezioni ufficiali di presentazione a Roma e Firenze.
La tigre di carta è prodotto da Mediaomnia e dall'Associazione Culturale Officina Immagine, con il contributo della Regione Autonoma Trentino Alto Adige/Südtirol, della Provincia Autonoma di Trento, del Comune di Trento, del Consorzio dei Comuni BIM dell'Adige e delle Casse Centrali Trentine, propone un ritratto di Anna Proclemer attraverso le persone che l’hanno conosciuta, che hanno lavorato con lei o che hanno imparato da lei: Ottavia Piccolo, Massimo De Francovich, Pierluigi Misasi, Barbara Terrinoni, Pino Strabioli, Maurizio Costanzo, Giancarlo Zanetti, Masolino D’Amico, Maurizio Scaparro, Isabella Del Bianco, Maria Grazia De Nardo, Gabriele Lavia, Mario Marchi, Ferzan Ozpetek, Pia Tolomei, Ornella Vanoni, Vittorio Viviani, solo per citare i nomi più famosi.
05/04/2018