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Nell'ambito del progetto Archeologia del contemporaneo a cura di Museo Wunderkammer Trento, in collaborazione con Ufficio archeologia Soprintendenza per i beni culturali Provincia autonoma di Trento, con il contributo di Fondazione Caritro
La residenza di Davide Allieri è parte della programmazione annuale del Museo Wunderkammer dal titolo Archeologia del contemporaneo e confine in collaborazione con l’Ufficio Archeologia della Soprintendenza per i beni culturali e il Centro di Salute Mentale della Provincia autonoma di Trento. Il progetto nasce dall’incontro tra realtà differenti che hanno riconosciuto un oggetto d'interesse comune: ciò che viene espulso, rifiutato, escluso dal discorso – artistico, culturale, sociale – sul contemporaneo. Le attività di Archeologia del contemporaneo e confine comprendono giornate di studio, laboratori, interventi urbani e residenze di artisti invitati a lavorare insieme agli ideatori del progetto.
L’artista ha avviato una ricerca sulle metodologie dell’archeologia frequentando i laboratori di restauro e i magazzini nei quali il lavoro invisibile di restauratori e archeologi restituisce l’oggetto al presente e alla visibilità.
La mostra di Davide Allieri si sviluppa in due sedi e in tempi diversi.
La sezione archeologica del MAG Museo Alto Garda espone collezioni civiche e reperti provenienti da scavi appartenenti a collezioni provinciali, ed è curata dalla Soprintendenza per i beni culturali della Provincia autonoma di Trento.
La Palazzina Gialla nell’area ex-Michelin di Trento è un esempio di archeologia del contemporaneo, un frammento di spazio congelato all’interno della città, sede degli uffici della Telecom e successivamente abitata dai progettisti di cantiere delle Albere.
organizzazione: Wunderkammer Trento - collezione di immaginari urbani