11 settembre 2001

Cinema

Altreculture

Francia/UK, 2002
Genere:Documentario
Regia: Ken Loach, Claude Lelouch, Danis Tanovic, Sean Penn, Shoehei Imamura, Amos Gitai, Samira Makhmalbaf, Youssef Chahine, Idrissa Ouedraogo, Mira Nair, Alejandro Inarritu

Undici cortometraggi di altrettanti registi, lunghi ognuno undici minuti, nove secondi e un fotogramma. Per ricordare gli eventi tragici dell'11 settembre 2001.

Per evocare l’enormità assoluta dell’ondata di shock seguita all’11 settembre, per testimoniare la risonanza dell’evento in tutto il mondo, per meglio accompagnare la dimensione umana della tragedia, per aggiungere una riflessione all’emozione …

“L’11 settembre è stato qualcosa che non avremmo voluto mai osare immaginare. In tempo reale, immagini catastrofiche, in tutta la loro violenza, esplodevano nelle nostre case. In un attimo, il dolore diventava universale. Era impossibile non provare compassione quando, contemporaneamente in ogni angolo del mondo, la televisione mostrava le sofferenze di coloro che affrontavano la morte. Per ricordare l’eco planetaria di quegli eventi, mi sono rapidamente reso conto che, invece di rivisitare quelle terribili immagini, era nostro dovere riflettere. Una riflessione non limitata al presente, ma proiettata verso il futuro, capace di portarci in diversi luoghi, di viaggiare. Una riflessione capace di rispondere con immagini alle immagini di allora. Ho proposto a 11 registi famosi di rileggere quegli eventi mantenendo la prospettiva della loro cultura, dei loro ricordi, delle loro vicende, della loro lingua. Il soggetto diceva: “Create un film che duri 11 minuti, nove secondi e un fotogramma – 11’09”01 – sugli eventi dell’11 settembre e sulle loro conseguenze. ”Ogni regista ha reagito e risposto al soggetto esprimendo la sua percezione di quegli eventi, ognuno nutrito da interessi e preoccupazioni specifiche del proprio paese e della propria storia. Il film raccoglie diverse sensibilità e posizioni. Ogni punto di vista è espresso liberamente, in uno spirito di completa eguaglianza. Senza ricercare un accordo precostituito, anzi, rischiando di abbandonare i presupposti artistici e morali dell’intento inizialmente accettato dai registi di questo progetto. “
Alain Brigand, produttore artistico


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