1914-1918 Il calvario dei trentini della Galizia al Carso

Manifestazioni ed eventi

A quasi novant'anni dal suo inizio, la Grande Guerra rimane l'evento più profondamente radicato nella memoria storica delle genti trentine. Le sofferenze, gli sconvolgimenti sociali, economici e morali esercitano tutt'oggi la loro influenza, condizionando, più o meno percettibilmente, atteggiamenti e reazioni quotidiane. Il conflitto fu per i Trentini veramente globale, coinvolgendo non solo gli uomini in età di leva ma anche i giovanissimi e gli anziani, coinvolte furono anche le famiglie, spesso costrette ad abbandonare case ed averi ed a ridursi, profughe e senza notizie dei cari in guerra, a vivere dei sussidi di autorità distanti ed indifferenti o della pietà altrui. E coinvolto, ben presto, fu pure il territorio, divenuto terreno di battaglie, impensabili fino a pochi anni prima, dallo Stelvio alla Marmolada.
Per riflettere su quest'esperienza viene offerto questo ciclo di incontri serali il cui scopo è di aprire nuove panoramiche sui più diversi aspetti del grande conflitto: si partirà così, con Luca Girotto, dall'esperienza cardine del soldato trentino arruolato nell'imperialregia armata asburgica, quella "Guerra di Galizia" che per prima, con i suoi errori ed orrori, dette a Kaiserjager, Landesschutzen e Landsturmern tirolesi la percezione di quanto il modo di combattere e di morire fosse mutato dai tempi del Risorgimento.
La tecnologia bellica e medica al servizio dell'umile combattente di trincea sarà l'oggetto di un secondo incontro incentrato da Siro Offelli sul ruolo e sull'evoluzione del copri capo "da guerra" dei due eserciti italiano ed austroungarico.
Il ciclo proseguirà poi grazie ad Alessandro Massignani con un'analisi approfondita della nascita, dell'evoluzione e dei criteri d'impiego delle "Sturmtruppen", le truppe d'assalto, reparti d'élite dell'esercito austriaco.
Agli alpini, antagonisti di innumerevoli scontri dal Pasubio al Lagorai, ed alla nascita del mito che a questo corpo è ormai correlato sarà dedicata una serata curata da Paolo Pozzato.
A Giorgio Longo spetterà infine illustrare la peculiare guerra del Monte San Michele e del fronte carsico, un campo di battaglia completamente diverso da quello dolomitico ma sul quale svariati trentini, frammischiati in reparti di prevalente nazionalità slava o tedesca, lasciarono miseramente la vita dopo essere sfuggiti agli orrori del fronte russo.
La serie di incontri si concluderà con un evento teatrale dialettale, "L'ultim Valzer", che esprimerà il difficoltoso intersecarsi della storia popolare con gli eventi che nel' 14 decisero le sorti del mondo.
Sei proposte, per guardare all'evento bellico del 1914-' 18 da diverse prospettive; sei serate per avvicinarci alla nostra Storia senza preconcetti o condizionamenti; sei occasioni per capire il significato della parola "Pace".


organizzazione: Associazione Storico Culturale Valsugana Orientale e Tesino - Mostra permanente della Grande Guerra in Valsugana e sul Lagorai - Biblioteca Pubblica Comunale Borgo Valsugana