1915-1918: al fronte con Paolo Monelli

Mostra fotografica

90° della Grande Guerra

Sabato 1 novembre
Inaugurazione mostra fotografica
1915-1918: al fronte con Paolo Monelli
Ore 17.00 apertura Mostra Permanente della Grande guerra in Valsugana e Lagorai
Ore 18.00 presentazione della Mostra presso l’Auditorium del Comprensorio C3
Ore 19.00 inaugurazione della mostra presso Spazio Klien

“Le scarpe al sole”, l’opera prima di Paolo Monelli pubblicata per la prima volta nel 1921 e più volte rieditata fino ad oggi, più che un libro di guerra è “il” libro che ogni appassionato di storia della Grande Guerra nel Trentino custodisce nella propria biblioteca tra i mostri sacri della memorialistica bellica. Ambientato in buona parte nella Valsugana del 1915 e sui monti circostanti durante le aspre battaglie del Lagorai (1916) e dell’Ortigara (1917), l’agile volumetto ha deliziato generazioni di lettori con la sua “Cronaca di gaie e tristi avventure d’alpini, di muli e di vino”, come recita il sottotitolo.
Dai pinnacoli granitici e dai purissimi laghetti di Cima d’Asta alle ben fornite cantine di Marter, dalle desolate ma ancora imponenti rovine dell’Hotel Terme in Roncegno agli assalti sanguinosi sulle rocce del Cauriol, fino alle tragiche ed eroiche giornate dell’Ortigara, un testo vivido, immediato, senza inutili orpelli, segue l’ accidentato percorso bellico che in nemmeno tre anni trasformerà l’imberbe aspirante ufficiale in un esperto comandante di plotone alpino.
Le zone famose del Trentino Orientale, sulle balze delle “Fassaner Alpen” o Alpi di Fassa come erano allora chiamati i Lagorai, con l’incantevole Val Calamento, forcella Magna, monte Setole, cima Valpiana, Cauriol, Cengello, Passo Cinque Croci, sono i toponimi che infarciscono la narrazione monelliana e che ad ogni appassionato di montagna e di storia evocano tanto gli ameni panorami escursionistici attuali quanto i campi trincerati e le battaglie di novant’anni addietro. E la contestualizzazione geografica, rigorosamente dettagliata e ciononostante perfettamente inserita nella prosa narrativa, costituisce uno dei principali punti di forza dell’opera.
Eppure un cruccio, particolarmente sentito dagli appassionati di memorie di guerra, aveva sempre accompagnato la lettura di questo capolavoro della memorialistica bellica italiana: perché un autore così pignolo, rigoroso e puntuale, abilissimo nell’uso della macchina fotografica come in quello della penna, non arricchì mai le svariate ristampe ed edizioni successive del suo capolavoro con una qualsivoglia iconografia? Aveva forse Monelli evitato di fissare su lastra le sue peripezie di guerra? Aveva per caso iniziato egli la sua carriera di fotografo, amatoriale ma d’alto livello qualitativo e soprattutto quantitativo, solamente nel primo dopoguerra?
A novant’anni dalla conclusione della Grande Guerra i quesiti sopra richiamati parevano destinati ormai a rimanere senza risposta. Finchè, nel corso del 2007, il triestino-tesino Giuseppe Ielen e lo storiografo trentino Luca Girotto, riuscirono ad avviare una collaborazione con la biblioteca statale A. Baldini di Roma, articolazione del Ministero dei Beni Culturali, per una razionale organizzazione del “fondo fotografico Monelli” ivi costituito nel corso degli anni ’80 e ’90 relativamente alla Grande Guerra. La poca o nulla conoscenza dell’area geografica oggetto delle immagini, come le scarse informazioni disponibili sul conflitto in queste zone, avevano peraltro complicato la precisa identificazione di personaggi e luoghi immortalati dal giovane sottotenente appena giunto al fronte.

Ma personaggi e luoghi monelliani erano, e sono, il pane quotidiano degli appassionati che sotto l’egida dell’ Associazione Storico Culturale della Valsugana Orientale (ASCVOT) da anni studiano e analizzano i vari aspetti dell’evento epocale costituito dalla prima guerra mondiale nel ristretto ambito del Trentino orientale. Grazie al coinvolgimento dell’ASCVOT e alla disponibilità della direzione della biblioteca A. Baldini nelle persone della direttrice dr. sa De Vincentiis e della dr.sa Casali, la collaborazione a distanza, fatta di ricerche archivistiche e di ricognizioni sul terreno, ha permesso innanzitutto una riscoperta ed il riordino ragionato del “fondo fotografico Monelli” per la parte relativa alla Grande Guerra, con la didascalizzazione corretta di tutte le immagini disponibili relativamente a geografia, personaggi, epoca ed eventi. Da questo seme è poi nata l’iniziativa della mostra fotografica 1915-1918 AL FRONTE CON PAOLO MONELLI - Valsugana, Lagorai, Ortigara. – I luoghi ed i volti di “Le scarpe al sole”, che raccoglie una selezione di quasi 240 immagini tra le più significative della quasi mille della raccolta monelliana. A completamento naturale del percorso collaborativo è giunto infine il catalogo della mostra, prestigioso augurio per ulteriori proficue valorizzazioni di un patrimonio storico e di memoria per troppo tempo rimasto ad impolverarsi nelle soffitte della Storia.
Luca Girotto


organizzazione: Sistema Culturale Valsugana Orientale - Comuni della Valsugana