1962-2002 Quarant'anni di ricerca e studi universitari in Trentino

Manifestazioni ed eventi

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO
Quarant'anni di storia che hanno cambiato il volto della città: gli studi universitari a Trento, avviati nel 1962 contribuirono fin dall'inizio in modo determinante a vivacizzare l'ambiente piuttosto statico della società trentina di quel tempo. Dagli anni "turbolenti" di Sociologia il legame tra la città e la sua università divenne via via più stretto, al punto che oggi quest'ultima è considerata risorsa irrinunciabile per il territorio.
L'Università degli Studi di Trento conta 14.150 studenti, 6 facoltà (economia, giurisprudenza, ingegneria, lettere, scienze, sociologia) e 12 dipartimenti. Primo fra i piccoli atenei d'Italia in base a una recente indagine del CENSIS, si distingue per la qualità della didattica e della ricerca, per il forte orientamento internazionale e per l'ottimo livello dei servizi. Un'università dunque di piccole dimensioni, al centro di una rete di collaborazioni scientifiche e didattiche con prestigiose istituzioni universitarie e reti di ricerca in Europa e nel mondo che permettono di offrire allo studente una formazione di respiro internazionale. In questo ambito contraddistingue l'ateneo l'esperienza ormai acquisita nel programma di doppia laurea, attivo con molte Università soprattutto tedesche, ma anche francesi e spagnole, che porta al conseguimento di un titolo valido in entrambi i paesi.
L'offerta formativa è integrata dalla possibilità di svolgere stage in aziende o in istituzioni pubbliche e private, per un primo approccio al mondo del lavoro, dall'attività di tutoraggio in molte aree disciplinari e da una buona offerta per la formazione sia linguistica sia informatica

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
L'istituto Trentino di Cultura è attuale per due ragioni: perché è l'esempio - per la politica - di come si mettono a fuoco i problemi di una comunità, e perché è l'esempio - per la cultura - di come questi problemi possono essere affrontati, e possibilmente risolti.
In questo senso l'istituto Trentino di Cultura identifica in modo esemplare le funzioni civili, di servizio alla comunità, proprie sia della politica sia della cultura.
L'lstituto nacque, com'è noto, dal confronto critico di due Personalità, Bruno Kessler e
Beniamino Andreatta, e venne definito dal confronto politico, per i tempi né semplice né scontato, che ha avuto come sede centrale il Consiglio provinciale.
Si era a ridosso della crisi della Regione, a seguito del "Los Von Trient", e la Provincia, come istituzione e come comunità, era alla ricerca di un proprio ruolo e di una propria identità dentro un sistema tripolare che i più avvertiti capivano non poteva più essere quello di prima, e che 10 anni più tardi sarebbe infatti sfociato nel Secondo Statuto di Autonomia.
Ma anche il contesto sociale era singolarmente significativo; il Trentino di allora era una zona depressa dei centro nord, con reddito pro capite molto al dì sotto della media nazionale, e prossimo alle zone sottosviluppate del meridione, con una forte emigrazione sia stagionale che definitiva, ed uno squilibrio economico-sociale fra centro e periferia molto elevato. Dalla miseria questa era la lezione - o si esce con la testa, o non si esce affatto. Ciò significava puntare sull'alta formazione e sulla ricerca, evitando però il pericolo insito in alcune esperienze di quegli anni, quello di dare vita a università deboli, con un respiro meramente locale.

L'ITC e la Libera Università degli Studi di Trento, che da esso prese le mosse, manifestarono infatti fin dall'inizio la volontà di misurarsi con le grandi frontiere ideali ma anche con le contraddizioni insite nei processi di sviluppo che l'Occidente sperimentando in quegli anni, combinando saperi umanistici e scientifico-tecnologici, ricerca di base e applicata, ma soprattutto sforzandosi di aprire il territorio a collaborazioni proficue con soggetti esterni partendo naturalmente dell'area di cultura germanica. In questi primi 40 anni Università e lTC hanno insomma espresso uno sforzo collettivo che si insedia a pieno diritto tra le pagine più alte della storia della nostra comunità.
Le sfide che oggi il Trentino deve affrontare, tuttavia, sono ancora molte; c'è infatti anche adesso, urgente, una nuova questione di ruolo istituzionale per il Trentino, in un contesto di mutamenti sia dello stato italiano come della comunità europea, dove si va delineando tra l'altro un nuovo Spazio Europeo della Ricerca.
C è inoltre, anche oggi, l'esigenza di partecipare ai processi di sviluppo delineatisi in seguito alla progressiva unificazione del "Vecchio Continente", in un regime di concorrenza inedita sulla qualità di prodotto di portata globale. E c'è infine una domanda emergente di radici, di identità e di legittimazione, che investe una comunità non sempre e non ovunque consapevole delle sfide difficili che oggi ci impone il nostro tempo.
Riguardo a tutti questi aspetti, l'ITC e l'Università degli Studi di Trento, oggi come ieri, sono dunque chiamati a portare il loro indispensabile contributo, offrendo in questo modo non solo un servizio alla nostra comunità, ma anche all'intero paese, conformemente a quella visione aperta e cooperativa della nostra Autonomia speciale che il Trentino coltiva da sempre.

ITC ISTITUTO TRENTINO DI CULTURA
L'lstituto Trentino di Cultura compie quarant'anni. Fortemente voluto da Bruno Kessler e dalla Provincia di Trento, l'Itc fu fondato nel 1962 per favorire le crescita culturale ed economica della nostra comunità locale. Da allora è fondamentale punto di riferimento per la ricerca umanistica e scientifico-tecnologica, espressione dei territorio e allo stesso tempo soggetto attivo dei circuito nazionale e internazionale della ricerca.
L'Itc fu la prima pietra per dotare la comunità trentina di un'università. La successiva crescita autonoma di quest'ultima - che sino al 1972 era governata dallo stesso Presidente e dallo stesso Consiglio d'amministrazione dell'istituto - ha consentito all'Itc di considerare compiuta a sua, prima missione e di dedicarsi pienamente alla sua vocazione di alta ricerca, che indaga sia le scienze della natura che le scienze dell'uomo, svolgendo quella funzione di traino verso la modernità che Bruno Kessler gli aveva affidato fin dall'origine.
Attualmente l'istituto comprende tre centri di ricerca: l'ITC-isig (Centro per gli Studi Storici ltalogermanici), nato nel 1973, che studia le relazioni che uniscono il mondo italiano e quello tedesco, l'ITC-isr (Centro per le Scienze Religiose), fondato nel 1975, che promuove, coordina e incrementa gli studi delle scienze religiose; l'ITC-irst (Centro per la Ricerca Scientifica e Tecnologica), creato nel 1976, che promuove lo sviluppo scientifico e tecnologico, finalizzato all'innovazione dei sistema territoriale trentino. Attorno a questi nuclei portanti e originali, sono sorti altri Centri collegati, divisioni, laboratori e progetti speciali, dimostrando la vitalità di un, Ente che, partendo dal passato, riesce a progettare il proprio futuro.