34ª Festa della fratellanza

Manifestazioni ed eventi

Un messaggio di pace dalle trincee della Guerra Bianca
È passato ormai quasi un secolo dallo scoppio del primo conflitto mondiale, evento che si abbatté sull'intera Europa, trascinandola in un dramma di dimensioni epocali. Il Trentino fu coinvolto in una guerra combattuta su due fronti opposti, che provocò la morte di oltre undicimila soldati e che causò la deportazione di decine di migliaia di donne, anziani e bambini costretti a vivere la dura esperienza della vita da profughi.
Ripercorrere quei lontani avvenimenti e contestualizzarlo oggi in una visione europea che travalica i confini, ha una profonda funzione educativa nei confronti soprattutto dei giovani. In quest'ottica è stato pensato un ampio programma di iniziative per intraprendere un percorso che ci aiuti ad arrivare, nel 2014, alla celebrazione del centenario dell'entrata in guerra del Trentino. Un calendario di eventi popolari che sappiano richiamare l'attenzione, la curiosità e il desiderio di sapere e di conoscere.
In questo contesto si inserisce assai bene l'ormai consolidata esperienza della “Festa della Fratellanza” che anche quest'anno si rinnova a Passo Paradiso con il suo simbolico abbraccio fra i nemici di un tempo, che ritornano nei luoghi che furono teatro della Guerra Bianca per lanciare un messaggio di pace. Un'occasione preziosa per celebrare il ricordo dei caduti italiani e austroungarici, seguendo la strada tracciata dall'indimenticabile cav. Emilio Serra e dal presidente dei Kaiserjäger austriaci Kurt Steiner che, oltre trent'anni fa, idearono questo pellegrinaggio di pace.
E così anche quest'anno saranno celebrati i soldati italiani ed austriaci morti su queste montagne e, con loro, i caduti di tutte le guerre, di ieri e di oggi. Il sorriso di Serra e di Steiner, il fraterno abbraccio delle loro diverse divise, rappresentano l'immagine simbolo di un incontro fra ex nemici, l'approdo di un percorso di riconciliazione che vuole affermare la possibilità della pace.
Onorare insieme i caduti su entrambi i fronti, sia militari che civili, fu la vera e più grande vittoria che la straordinaria vita di Emilio Serra ci ha consegnato: un'eredità affidata alle giovani generazioni nelle quali, oggi più che mai, è riposta la speranza di un'interpretazione della convivenza capace di mettere al primo posto il valore universale del rispetto delle diversità e di declinare, nella vita di ogni giorno, l'individuale senso di responsabilità.
In questo senso la “Festa della Fratellanza” si propone non solo come doveroso tributo alle vittime delle guerre del passato, ma come un'opportunità per riflettere sulle ingiustizie dell'oggi e per richiamarci all'impegno di contrastare, con ogni mezzo pacifico in nostro possesso, la cultura dell'intolleranza e della sopraffazione.
Franco Panizza Assessore alla Rapporti europei e Cooperazione della Provincia autonoma di Trento
Denis Bertolini Sindaco di Vermiglio
Achille Serra Museo della Guerra Bianca

PROGRAMMA
• 8.30 PASSO TONALE
Ritrovo presso la stazione a valle della funivia per il ghiacciaio del Presena.
• 9.45 GHIACCIAIO PRESENA
Sfilata fino al Monumento alla Fratellanza con la partecipazione delle Autorità, dei rappresentanti delle Compagnie Schützen, dei gruppi Kaiserschützen e Kaiserjäger, della Croce Nera, dei gruppi Alpini e delle associazioni ex-combattentistiche, delle associazioni di volontariato della Val di Sole e della Val Camonica.
• 10.30 PASSO PARADISO - PRESENA
Santa Messa celebrata dal Cappellano Militare padre Giorgio Valentini, con la partecipazione del Coro S. Maria Assunta di Tassullo.
Interventi.
Salva d'onore della Compagnia Schützen Val di Sole/Sulzberg.
• 12.00 PASSO PARADISO - PRESENA Inaugurazione della “Galleria Paradiso”.

I partecipanti potranno consumare il pranzo al prezzo concordato di € 18 presso il Ristorante Self Service “Paradiso”

La “Galleria Paradiso”
Da diversi anni il Comune di Vermiglio, in collaborazione con la Provincia Autonoma di Trento, è impegnato con convinzione nel recupero e nella valorizzazione delle testimonianze materiali della Prima guerra mondiale, presenti in gran numero sul suo territorio. Nell'ambito di questa importante attività di riappropriazione della memoria storica, in questa estate 2011 è stata aperta al pubblico la “Galleria Paradiso”, posta a cavallo dell'omonimo Passo proprio sulla linea di quel confine aspramente conteso dagli eserciti austroungarico e italiano nei lunghi anni di guerra.
La Galleria – una lunga caverna scavata in tempo di guerra nel granito – serviva da precario ricovero ai soldati assediati dal gelo, dalle tormente e dall'artiglieria. Ora ospita un allestimento multimediale dal titolo “Suoni e voci della Guerra Bianca” con l'esposizione di una selezione di reperti bellici e con notizie sintetiche sugli avvenimenti militari e sulle condizioni di vita dei soldati sul fronte dei ghiacciai. Completa l'allestimento un'installazione sonora che fonde in una suggestiva trama musicale i suoni e le voci della guerra che danno il titolo all'allestimento, frammentari e ovattati come dovevano essere percepiti dai soldati rintanati nella galleria: echi di combattimenti ed esplosioni; lamento di feriti; voci di profughi, ma anche momenti di allegria e cameratismo fra i soldati.
I reperti esposti sono stati raccolti sulle montagne del Presena da Emilio Serra, ultimo recuperante di Vermiglio, e messi a disposizione dal figlio Achille. All'esterno, nella zona circostante, è inoltre possibile visitare un percorso escursionistico-didattico alla scoperta dell'area fortificata dei Monticelli, cardine del sistema austriaco di difesa del Tonale.
La “Galleria Paradiso”, visitabile tutti i giorni durante l'orario di apertura della telecabina, sarà inaugurata in occasione della 34ª Festa della Fratellanza.

Il Museo della Guerra Bianca
Il Museo della Guerra Bianca di Vermiglio è l'evoluzione della realtà scaturita dall'instancabile lavoro di recuperante, bonificatore e testimone di Emilio Serra. Un museo che testimonia tutte le sofferenze patite dalla popolazione di Vermiglio durante la prima guerra mondiale, il dramma dell'evacuazione, con 1500 persone internate nella baraccopoli di Mitterndorf, nell'Austria Superiore, da dove i sopravvissuti tornarono e trovarono un paese ormai distrutto.
Impressionante fu in numero degli ordigni abbandonati sul terreno dai belligeranti di allora, di cui 80.000 resi inoffensivi, in cinquant'anni di lavoro, da Emilio Serra. Il Museo rende omaggio e testimonianza, al di là di ogni retorica, dell'enorme contributo dato da Serra a Vermiglio. Un contributo che si è spinto fino al recupero e all'identificazione dei resti di molti soldati: l'impegno di una vita che gli valse il prestigioso riconoscimento della Croce Nera.
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Info:
Ufficio Informazioni Vermiglio
tel. 0463 758200