47 morte che parlano

Lo spettacolo invita a una riflessione necessaria sul fenomeno del delitto di genere, basato su fatti di cronaca realmente accaduti. Attraverso un gioco di immaginazione, viene data voce a chi non ha più voce, a chi non ha potuto scegliere, a chi ha perduto la vita in un disperato tentativo di autodeterminazione. E se le morte potessero raccontare? A questo azzardo sono ispirate le storie che nascono dalla voce diretta delle vittime, donne assassinate proprio in quanto donne, per mano di uomini, molto spesso dai loro uomini. In un mondo immaginario popolato da queste donne e dalla loro energia vitale, incontriamo mogli, ex mogli, sorelle, figlie, fidanzate, ex fidanzate che sono uscite dal solco delle regole assegnate dalla società patriarcale e questa disobbedienza è stata loro fatale.

A seguire, RITRATTI del Teatro Actores Alidos. Un omaggio dopo gli spettacoli del Teatro Actores Alidos allo spettatore. Uno spettacolo nello spettacolo. A una persona si può fare omaggio, attraverso una canzone, una poesia o anche una scultura. Lo spettatore in "Ritratti” viene omaggiato attraverso dei segni che lo ritraggono rendendolo unico. In una performance interattiva con un artista/attrice, lo spettatore, vivrà un momento che racconta di un incontro in un dialogo grafico e visivo in un breve viaggio di conoscenza, scambio, crescita.Ed ecco che, con rapidi tratti, gesti e segni, un osservarsi attraverso immagini diventa, per l'appunto, ritratto.
“Ritratti”, che crea anche opportunità di incontri tra il mondo dell’arte e quello del teatro, lascia sicuramente allo spettatore un dono tra i più personali che si possano pensare e che potrà conservare per sempre.