5 x 9 (100!)

Musica

I martedì del Rosmini

5 x 9 (100!)
Quintetto Mercuria
Flauto Michela Caser
Oboe Tommaso Quaglioni
Clarinetto Manuela Vettori
Corno Nicola Ravelli
Fagotto Igor Delaiti

Programma
Darius Milhaud (1892-1974)
La cheminée du roi René (1939)
I. Cortége
II. Aubade
III. Jongleurs
IV. La Maousinglade
V. Jouts sur l'Arc
VI. Chasse à Valabre
VII. Madrigal-Nocturne
György Ligeti (1923-2006)
Sechs Bagatellen (1953)
I (Allegro con spirito)
II (Rubato, lamentoso)
III (Allegro grazioso)
IV (Presto ruvido)
V Béla Bartók in memoriam (Adagio. Mesto)
VI (Molto vivace. Capriccioso)
Jacques Ibert (1890-1962)
Trois pièces brèves (1930)
I (Allegro)
II (Andante)
III (Assez lent – Vivo)
Jean Francaix (1912-1997)
Quintette n°1 (1948)
I (Andante tranquillo - Allegro assai)
II (Presto - Trio)
III (Tema con variazioni)
IV (Tempo di marcia francese)

La cheminée du roi René di Milhaud è un adattamento della musica che il compositore scrisse nel 1939 per il film Cavalcade d'amour di Raymond Bernard. Il castello e la corte di Rene I, conte di Provenza, era situata in Air-en-Provence, luogo di nascita di Darius Milhaud, il quale fu sempre affascinato dalla storia del regnante, dal codice cavalleresco e dai leggendari tornei che si tennero presso la sua corte nel XV secolo. Nonostante il compositore abbia studiato svariati manoscritti musicali dell’epoca, la scrittura di questa suite mostra pochi tratti dell’estetica del periodo, mantenendo invece le caratteristiche del resto della musica di Milhaud, quali il rifiuto della atonalità a favore del diatonismo e la raffinata ricerca timbrica. I sette movimenti della Suite sono molto brevi, con un’alternanza fra “nonchalant” e tempi molto rapidi: una collezione di miniature medievali, diverse tra loro, ma accomunate da una stessa atmosfera.
Le Sei Bagatelle per Quintetto a Fiati (1953) vennero scritte in un periodo della vita di Ligeti in cui, a causa del clima politico, era impossibile, o quantomeno imprudente, pubblicare lavori nello stile che lo portò alla fama internazionale: infatti le composizioni da lui pubblicate consistevano di solito in arrangiamenti di musica popolare approvata dal regime, sebbene stesse lavorando anche a musica più sperimentale. Fu proprio durante il periodo precedente la rivoluzione ungherese che vide la luce questa pagina. Le Bagatelle (“inezie”, “cianfrusaglie”) sono trascrizioni per quintetto di sei movimenti del ciclo per pianoforte Musica ricercata (1953): sebbene solo la quinta sia dichiaratamente dedicata alla memoria di Bela Bartok, tutte queste deliziose miniature richiamano alcuni lavori folkloristici del compositore, specialmente Microkosmos.
Le Bagatelle vennero suonate per la prima volta nel 1956, ma non nella loro interezza: l’ultimo movimento fu censurato dai Soviet perché troppo “pericoloso”.
Ibert, vincitore del Gran Prix de Rome nel 1919 e tradizionalista pragmatico, perseguiva in primo luogo la chiarezza della struttura compositiva. Nei Trois pièces brèves per quintetto di fiati, del 1930, dissonanze e asprezze appaiono levigate fino a scomparire nel rispetto della forma. Affiora però, quasi impalpabile, una sottile vena di audacia armonica, degli sprazzi di tonalità semplice e non usata in senso strutturale, ma sufficiente a vivacizzare la scrittura.

L'opera di Françaix è caratterizzata da un sagace umorismo, di taglio esplicitamente neoclassico: rifiutò sempre l'atonalità, pur essendo molto disponibile ad accogliere suggestioni di vari autori, in particolare Francis Poulenc, Igor Stravinskij, Maurice Ravel.