69 Strings - 12 Guitars

Musica

Materiale non Conforme
Piccola vetrina della compagnia Arditodesìo

69 STRINGS - 12 GUITARS
con Enrico Merlin

12 strumenti a corde (3 bassi e 9 chitarre - in tutto 69 corde), per un progetto musicale inedito guidato dall'eclettico compositore, chitarrista e divulgatore Enrico Merlin. Ne fanno parte alcuni dei più interessanti stilisti dello strumento e giovani talenti dalla spiccata personalità: Stefano Carloni, Tommaso Costa, Massimo Cristofolini, Stefano Dallaserra, Daniele Debernardis, Stefano Licio, Andrea Lorusso, Andrea Lucchi, Paolo Tiago Murari, Stefano Negri, Gabriele Salvaterra, Daniele Torresan.

Dodici come le note del sistema cromatico, i mesi, i segni zodiacali, le ore, le coppie di costole nel corpo umano e delle vertebre toraciche, le tavole del diritto romano, il numero dei giurati nel processo penale anglosassone, nonché numero magico e sacro di molte religioni.
I musicisti sono disposti in cerchio con il pubblico al centro. La musica si sviluppa da piccole cellule basate su uno dei sei parametri fondanti la musica contemporanea: melodia, armonia, ritmo, timbro, dinamica, espressività. “69 Strings-12 Guitars” è di fatto un organismo che si autogenera, dove ogni musicista mette al servizio degli altri componenti le sua peculiarità, al fine di fare evolvere e crescere l'organismo, come gli organi di un essere vivente. L'improvvisazione è il veicolo principale con cui la musica si sviluppa in percorsi sempre diversi.
Apparentemente una follia sonora, “69 Strings-12 Guitars”, con la sua disposizione nello spazio crea un reale effetto surround multicanale, proiettando il suono da ogni direzione e rendendo altamente soggettiva la percezione auditiva di ogni singolo ascoltatore. Le regole abituali dell'ascolto vengono drasticamente sovvertite, ponendo l'ascoltatore al centro della scena.
Le composizioni di base sono tutte di Enrico Merlin, alcune dal suo repertorio solistico, ma per la maggior parte scritte appositamente per “69 Strings-12 Guitars”. L'idea di unire 12 chitarristi rappresenta già di per sé una sfida; in questo caso i chitarristi, solisti per eccellenza, mettono al servizio del collettivo, mettendo da parte gli atteggiamenti più egomaniaci tipici del ruolo che spesso ricoprono.
Da cristalline foreste di armonici a verticali muri di suono, da vorticosi mulinelli a groove contagiosi, da stratificazioni politonali a dinamiche imprevedibili, “69 Strings-12 Guitars” vi condurrà in un modo sonoro incredibile e emozionante. Un'esperienza unica ed irripetibile.

Enrico Merlin
E' nato a Milano il 9 marzo, 1964.
Da anni è membro della Tiger Dixie Band, formazione dedita al recupero e all'evoluzione del Jazz tradizionale; a questo impegno affianca attività concertistiche nell’ambito del Blues, del Funk e della musica d’avanguardia. L'amore per le sonorità acustiche del mondo tradizionale convive con l'interesse per elettronica, campionatori ed effettistica, atti a creare tessiture timbriche inusuali. Ha partecipato a molti Festival e rassegne internazionali: St. Remy-de-Provence, Berchidda, Festival sulle Bocche di Bonifacio, Barga Jazz, Aix-En-Provence,
Copenhagen, Berlino, Veneto Jazz, NonSoleJazz, Ubi Jazz, Brescia, Vignola, Trento, Suedtirol Jazz Festival, Rovereto, Fiemme Ski Jazz, Garda/ Torbole, Val
Badia, Barbatangheri, Clusone, ecc. Ha suonato con Steven Bernstein, Carla Bley & Steve Swallow, Florian Bramboeck, Nic Collins, Zlatko Kaucic, Lee Konitz, Matthias Ruegg, Maria Schneider, Elliott Sharp' Syndakit (in NYC), John Surman & John Warren, Henry Threadgill, Ralph Yohuru Williams, Stefano Bertoli, Luciano Biasutti, David Boato, Roberto Cipelli, Daniele D'Agaro, Franco D'Andrea, Bruno De Filippi, Claudio Fasoli, Paolo Fresu Quintet, G. Gazzani, Renato Geremia, Miki Loesch, Alberto Mandarini & Enten Eller, Rudy Migliardi, Lucia Minetti, Mauro Ottolini, Umberto Petrin, Helga Plankensteiner, Enrico Rava, Marcello Rosa, Achille Succi, Bruno Tommaso, Tino Tracanna, Ivan Valentini, Attilio Zanchi e molti altri jazzisti italiani. All'attività di musicista affianca quella di didatta e storico della musica del '900 ed è riconosciuto quale uno dei massimi esperti mondiali della musica di Miles
Davis. Nel settembre del 2009 ha pubblicato per “Il Saggiatore” il libro “Bitches Brew – Genesi del Capolavoro di Miles Davis”, scritto con Veniero Rizzardi.

Merlin è uno che sa il fatto suo e tiene desta l’attenzione dell’ascoltatore con invenzioni continue, a volte spiazzandolo, a volte fornendogli rassicuranti punti di
riferimento. Ma non c’è nulla di scontato e l’imprevisto è sempre dietro l’angolo.
Roberto Valentino (Recensione del CD “Lookin' For... A Title” per Strumenti Musicali)

Una meraviglia. Un punto di riferimento anche per i libri a venire sulla musica. […] Nello stile inarrivabile di Merlin, un musicologo che ha rivoluzionato il modo anche grafico di rappresentare i dettagli discografici.
Maurizio Comandini (Recensione del libro “Bitches Brew – Genesi del Capolavoro di Miles Davis” per Musica Jazz, Novembre 2009)


organizzazione: Compagnia Arditodesio Ex Teatro di Bambs - Scuola di teatro Teatri Possibili Trento