8-35 mm. La vita in due formati

Mostra

Sabato 26 novembre alle 18, negli spazi espositivi di Sala Thun e Cantine di Torre Mirana in via Belenzani a Trento, verrà inaugurata la mostra “8-35 mm: la vita in due formati”, curata da Andrea Andreotti e Lorenzo Pevarello e dedicata a Riccardo Pegoretti. Un percorso che ripercorre trent'anni di storia del costume trentino attraverso l'amore per il cinema e la ripresa amatoriale in 8 mm.

“Cinema e Vita”, “Vita e Cinema”. Poco importa l’ordine dei fattori. Vanno comunque a braccetto se quel filo invisibile che incide la pellicola - 8 o 35 millimetri che sia la larghezza della cellulosa – risponde, fotogramma per fotogramma, alla passione. Rappresentazione della vita, vita nel cinema, scorrere del tempo impresso. Soggetto a decadere, quel “nastro”, ma capace di ritornare, e ancora e ancora una volta, uscire dalle custodie, prendere forme inedite. Oppure sparire, corroso irreparabilmente dagli anni. Cos’altro può essere “8-35 MM. La vita in 2 formati”, se non questo? Un percorso lungo quel raggio di luce che costantemente, quasi invisibile, fendeva il cinematografo e pure il salotto di casa. Per infrangersi sullo schermo o su un lenzuolo bianco. Film e filmini, appaiati, occhieggianti, copia uno dell’altro di stili e modelli. Capaci di fermare il tempo, segnarne l’attimo, quindi già passati, nella visione. Indicativi di una trasformazione continua: quel momento sul lenzuolo, sguardo sul passato, recente o remoto che sia, per una visione presente. Ed è ben vero che il cinema mai ci sarebbe senza il suo autore e creatore, colui che fa regia e montaggio delle immagini in movimento. Ma è altrettanto evidente che in mancanza del proiezionista quelle immagini sarebbero solo pellicola chiusa in un rullo.
Mostra dedicata a Riccardo Pegoretti

Questa è la storia di una passione scoppiata nel dopoguerra, una passione che ha segnato l'immaginario di due generazioni: il cinema e la ripresa amatoriale in 8 mm, un formato che oggi produce una profonda suggestione cinematografica. Vogliamo ripercorrere 30 anni (1945-1975) di storia del costume trentino raccontando l'amore per l'immagine in movimento di una intera città. Un amore consumato nelle sale cinematografiche, in lunghe e appassionate discussioni tra amici, nei cineforum e infine cercando di riprodurre in film amatoriali un immaginario visivo fatto di citazioni, figure leggendarie, impegno, passione e intrattenimento.

Il visitatore viene accolto all'inizio con tre grandi proiezioni di altrettanti filmati amatoriali girati tra gli anni '20 e '40. Si tratta di tre piccoli film ispirati al cinema di quegli anni. Un tributo alla prima generazione di appassionati cinefili cresciuti con i film di Mack Sennett, i capolavori di Griffith e Chaplin, il sentimentalismo dei telefoni bianchi e l'epopea di Amedeo Nazzari e Douglas Fairbanks.Il cinema a Trento dalla fine degli anni '50 al periodo dei dibattiti e dei cineforum studenteschi degli anni '70.
Una sezione della mostra è poi dedicata al film amatoriale con esposizione di proiettori, pellicole, cineprese amatoriali.

Nella seconda sala (le cantine di Torre Mirana) lo spettatore prosegue il percorso immergendosi in uno spazio sotterraneo accompagnato nella discesa dal sonoro di alcuni film noir, in particolare l'audio di alcune famose sequenze di inseguimento e di fughe. Inizia così un viaggio dentro il cinema, un percorso in cui si svelano le passioni cinematografiche dei tanti amatori che hanno fatto della ripresa cinematografica una parte importante della propria vita.

Infine uno spazio dedicato alla figura del proiezionista, per svelare i piccoli segreti di una figura professionale poco conosciuta. Nella stanza del proiezionista lo spettatore troverà un'installazione video dedicata al lavoro del proiezionista, composta di spezzoni cinematografici e materiale girato appositamente per la mostra, un grande proiettore per pellicole cinematografiche, ed altro ancora. L'atmosfera sonora della sala è composta da dialoghi e musiche di film alternate alla voce di Riccardo Pegoretti, storico proiezionista della città, che parla della passione di una vita: il cinema.

Progetto e cura
Andrea Andreotti e Lorenzo Pevarello

Coordinamento
Patrizia Marchesoni

Testi
Roberto Festi, Paolo Piffer,

Allestimento e Light Design
Mariano De Tassis

Finalizzazione video
Pierpaolo Ferlaino

Progetto grafico
Valentina Marchel

Collaborazione tecnica
Filmwork
Squadra allestimento logistica e arredi del Comune di Trento
Massimo Nicolussi
Alessandro Pedrotti

I materiali in 8mm e Super8 provengono dall’Archivio della Fondazione Museo storico del Trentino. Fondi: Albertini, Carmellini, Casetti, Rossi, Dogheria, Pevarello, Cestari, Vinante, Moruzzi, Tonini-De Biasi, Lubich, Bosetti,Mussi, Bunelli, Fabbro-Keller, Eichta, Giovannini, Zen, Zanin.

Un ringraziamento particolare alla Rai–Sede di Trento per la concessione delle registrazioni del programma radiofonico ‘Kontiki’.

Si ringraziano
Giovanni Agostini, Mario Albertini, Elena Andreotti, Antonio Artuso, Giulio Bazzanella, Gianluigi Bozza, Sergio Casetti, Daniela Cecchin, Anna Corradini, Miranda Gadotti Corradini, Carlo Dal Bosco, Luca Dal Bosco, Silvio Dal Bosco, Manuela Demattè, Mario Demattè, Aldo Endrighi, Giuseppe Ferrandi, Ulisse Marzatico, Sandra Mattei, Tania Melchiori, Anna Pegoretti, Gabriella Pegoretti, Sergio Pezzola, Piergiorgio Rauzi, Mario Reolon, Rodolfo Taiani, Maria Serena Tait, Gianni Thiella, Caterina Tomasi, Gianni Tomasi, Elena Tonezzer

Si ringrazia inoltre il Comune di Trento, Ufficio cultura per la concessione degli spazi espositivi Sala Thun e Torre Mirana.
Immagini
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Informazioni
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organizzazione: Fondazione Museo Storico del Trentino