99 istantanee sulla storia di un amore

Imre Oravecz - Settembre 1972 

Incontri e convegni , Presentazione libro

Un ospite che ci onora della sua presenza. Questo grandissimo autore ungherese, erede della grande tradizione letteraria magiara che vanta esponenti come Santor Marai e la Szabó, arriva in Trentino, alla Libreria Arcadia, a 83 anni, per una sola tappa italiana.

Non possiamo che esser orgogliosi di questa preferenza accordataci per quello che sarà un incontro che entrerà nella nostra storia di lettori e librai.
Imre Oravecz è poeta, scrittore e traduttore ungherese. Nonostante le sue prime poesie fossero apparse nel 1962 nella prestigiosa rivista letteraria Alföld, ottenne la possibilità di pubblicare il primo libro soltanto nel 1972, in piena guerra fredda: “Scrivevo di cose completamente diverse rispetto a quelle di cui scrivevano gli altri scrittori e questo già in sé significava uno svantaggio. Inoltre, quello che scrivevo era contrario alle dottrine del socialismo reale, nel segno delle quali si poteva pubblicare.”
Nel 1973, dopo Magda Szabó, fu invitato a partecipare nell’International Writing Program dell’Università dell’Iowa. Quando fece ritorno in Ungheria fu considerato e trattato da dissidente.
Nel 1989 il governo comunista gli offrì il prestigioso Premio Attila József che lui rifiutò sdegnosamente. Lo stesso anno decise di emigrare negli Stati Uniti ritornando in patria solo nel 1990, diventando consigliere presso la presidenza dei ministri nel primo governo eletto democraticamente.
È uno dei più acclamati letterati ungheresi, stima comprovata da vari riconoscimenti, come il Premio Kossuth (2003), il Premio Prima (2015) e il Premio Aegon (2016).
In Italia lo conosciamo solo per ‘Settembre 1972’, un romanzo in versi che racconta in 99 istantanee la storia di un amore, dal suo prologo al suo epilogo. Pubblicato per la prima volta nel 1988 in Ungheria, le copie vennero esaurite in tempi brevissimi e il libro divenne un caso letterario.
“La trama è quasi banale. Una donna e un uomo si conoscono, si innamorano, si sposano, hanno un figlio e poi si separano perché la donna non può vivere con l’uomo, che anche lei ama, ma non sopporta di essere proprietà di un solo uomo, anche se è padre del loro figlio. Il testo racconta minuziosamente i fatti. Il primo incontro, i primi amplessi, le prime gelosie e i primi tradimenti, di lui e di lei. Poi segue la storia della separazione fisica e spirituale.”
Ed è di questo libro universale, capace di collocarlo fra i grandissimi della letteratura di tutti i tempi, che verrà a parlarci. Il romanzo è stato pubblicato dalle Edizioni Anfora che stanno recuperando per noi italiani la migliore tradizione letteraria ungherese. Alla serata sarà presente l’editrice Monika Szilagy, per una volta nei panni di interprete.
Imre Oravecz racconta cosa sia oggi la sua Ungheria, le posizioni sovraniste di Orban e dove il Paese mitteleuropeo sta andando.

Costi

ingresso libero