A cena con l'autore in Val di Sella

A cena con l'autore è il titolo di una rassegna un po' particolare, che consente ai partecipanti di cenare assieme allo scrittore invitato, dialogare con lui e avere in omaggio una copia a testa del libro di cui si parla. Curata dallo scrittore Stefano Tassinari - che ogni sera terrà un'introduzione critica e stimolerà la discussione - la rassegna, promossa dall'assessorato alla cultura del Comune, vedrà la presenza di tre tra i più significativi autori contemporanei italiani. Chiuderà gli incontri il giornalista Carlo Martinelli.

La prima sera toccherà a Simona Vinci, invitata a Borgo Valsugana per presentare il suo ultimo romanzo, intitolato "Come prima delle madri" (Edizioni Einaudi). Rivelatasi sei anni fa al grande pubblico - anche internazionale - con il romanzo "Dei bambini non si sa niente", Simona Vinci, dopo un intermezzo segnato dalla pubblicazione di una raccolta di racconti e di un testo di narrativa per ragazzi, ha interrotto un silenzio durato quattro anni con l'uscita di questo romanzo a impianto storico, ambientato nelle zone lagunari della provincia di Ferrara ai tempi della seconda guerra mondiale e, per una parte, intorno al 1930. Opera profonda e mai consolatoria, "Come prima delle madri" è, innanzitutto, la storia di una giovane donna piuttosto fredda e cinica, vista con gli occhi prima disincantati e poi rabbioosamente delusi del figlio tredicenne, il quale, ricercando le tracce di una coetanea scomparsa, scoprirà aspetti inconfessabili della vita della propria famiglia. Un romanzo denso e strutturalmente atipico, scritto con una lingua molto lirica e immaginifica, che a tratti si fa essa stessa narrazione.

Il secondo appuntamento, invece, avrà come protagonista un maestro del noir italiano, quel Carlo Lucarelli autore non solo di romanzi famosi, ma anche di seguitissimi programmi televisivi e di sceneggiature cinematografiche. A Borgo Valsugana, però, inconteremo un Lucarelli un po' insolito, dato che al centro dell'incontro ci sarà il suo nuovissimo libro di racconti ("Il lato sinistro del cuore", Edizioni Einaudi) molti dei quali non appartenenti alla cosiddetta letteratura di genere. Nel libro, infatti, sono contenuti cinquantasei racconti scritti nell'arco degli ultimi dieci anni e selezionati su un totale di centotredici, e pur non essendo facile inserirli in un contesto preciso (tra i tanti, ad esempio, ce ne sono anche di tipo storico/politico, come lo splendido "Carissimo Oscar", ambientato in un campo di concentramento nazista), possiamo certamente definirili maliziosi e un po' diabolici. Comunque sia, al di là dei temi specifici, la serata con Carlo Lucarelli sarà anche un'ccasione per conoscere da vicino le idee e i metodi di lavoro di uno dei grandi "cacciatori" dei misteri italiani.

Carlo Martinelli è autore di "Storie di pallone e bicicletta" (Edizioni Cierre), ventotto racconti per sondare il mistero del calcio e del ciclismo, della pallavolo e del basket. Per fissare in una immagine tutto un mondo: emozioni, ricordi, citazioni e sogni piuttosto che risultati, classifiche, polemiche e discussioni. Martinelli fa scorrere un rullo che è il film della nostra memoria: dai Mondiali del 1966 a una serie di figure come Bulgarelli, Claudio Michelotto, la leggenda dell'A.C. Mezzocorona, le invettive dell'avvocato Prisco, i dribbling eterni di Garrincha e Meroni, l'ultima salita di Tommy Simpson, il genio di Cruyff, i canestri di Chamberlain, gli incontri calcistici di Gy Debord, dottore in niente, il talento sperperato di Vendrame, il sorriso di Carbajal, il dodicesimo uomo in campo, Carl Power, il tifo di Pablo Neruda. Lui le chiama "scelte di campo, ovviamente". C'è in questo libro una vena triste e dolente, nonostante tutto: un po' alla Soriano, anche se qualche eco di Gianni Brera spunta qua e là.

PROGRAMMA
6 luglio: Simona Vinci, Come prima delle madri
13 luglio: Carlo Lucarelli, Il lato sinistro del cuore
20 luglio: Carlo Martinelli, Storie di pallone e bicicletta