A colpi di matita: la Grande Guerra nella caricatura
Una mostra che racconta la guerra attraverso l’abilità e la vena creativa di tanti caricaturisti che hanno lasciato traccia del loro lavoro nelle pagine di riviste e giornali di satira politica
Dopo gli allestimenti a Maso Spilzi di Folgaria e a Trento presso Le Gallerie di Piedicastello, la mostra “A colpi di matita” è ora ospitata a Brentonico nelle sale di Palazzo Eccheli-Baisi, dove venerdì 5 giugno alle 18.00 si terrà l’inaugurazione e dove sarà visitabile fino al 19 luglio 2015. L’esposizione, a cura di Curti-Feininger e Rodolfo Taiani, racconta la guerra attraverso l’abilità e la vena creativa di tanti caricaturisti, molti dei quali di straordinaria levatura, che hanno lasciato traccia del loro lavoro nelle pagine di riviste e giornali di satira politica.
Dalla seconda metà dell'Ottocento, le riviste illustrate diventarono altrettante palestre nelle quali artisti, disegnatori e grafici si allenarono all'uso di nuove modalità comunicative. Tali riviste, veri e propri organi informativi, costituirono un’esperienza di grande rilevanza diffusa in tutta Europa. Prima ancora del massiccio ricorso alla fotografia era la forma grafica a proporre rappresentazioni, raffigurazioni e interpretazioni di eventi di cronaca che spaziavano dalla cultura al costume, dalla politica al tempo libero.
La mostra A colpi di matita, costruita sulla base di una ricca collezione privata, vuole proporre, pertanto, un percorso tra le pagine, alcune in originale, delle più importanti riviste illustrate europee di satira politica - tra le quali L’Asino, La Baïonnette, Jugend, Lustige Blätter, Le Mot, Numero, La Tradotta -, e dei suoi collaboratori, spesso firme assai celebri come Ratalanga (Gabriele Galantara), Paul Iribe, Walter Trier, Leon Bakst, Golia (Eugenio Colmo), Jeanniot, Olaf Gulbransson, Thomas Theodor Heine, Eduard Thöny, Lyonel Feininger, Bruno Paul.
Lo fa approfondendo, in particolare, il tema del conflitto, della guerra, del combattente, genericamente intesi, interpretati e raffigurati durante la Grande Guerra, quando ciò che esisterà non avrà più nulla a che fare con il passato e che forse, proprio nel lavoro di alcuni artisti, trovò una tragica profetizzazione. La mostra - curata da Danilo Curti-Feininger e Rodolfo Taiani - vuol essere un viaggio in compagnia di questi «protagonisti» altri che seppero raccontare con l'impietosa tecnica della caricatura quanto stava consumandosi attorno a loro. A tutti questi va riconosciuto il coraggio di aver saputo puntare l'indice, anzi la matita, contro coloro che stavano decidendo non solo della vita delle generazioni in guerra, ma dei destini futuri del mondo intero.
L’inaugurazione dell’esposizione si terrà a Palazzo Eccheli-Baisi di Brentonico venerdì 5 giugno alle ore 18.00; assieme ai curatori saranno presenti il sindaco di Brentonico Christian Perenzoni, il direttore della Fondazione Museo storico del Trentino Giuseppe Ferrandi e lo storico dell’arte Duccio Dogheria.
organizzazione: Fondazione Museo storico del Trentino