A number (più di uno)

Stagione Teatrale di Tesero 2004/2005

M.A.S. Juvarra - Teatro Moderno
A number (più di uno)
di Caryl Churchill
traduzione di Pino Terno
adattamento di Valter Malosti e Pino terno
con Andrea Giordana, Michele Di Mauro
regia Valter Malosti

In un futuro neppure troppo ipotetico, un padre, vende (forse) alla scienza il proprio figlio naturale, apparentemente disturbato o segnato da qualche trauma dell'infanzia cui il genitore non sembra estraneo per averne in cambio un altro uguale ma "perfezionato", gentile sano educato buono. Quest'ultimo viene chiamato in ospedale per una serie di test e lì scoprirà di non essere "figlio unico". In scena si assisterà all'incontro/scontro del padre con tre dei suoi figli, interpretati tutti da un unico attore, una specie di lungo incubo sulle conseguenze della clonazione. La trama si sviluppa come un thriller psicologico, assorbendo all'interno della sua struttura una sottile ma intrigante meditazione antropologico-esistenziale su come possano variare i caratteri delle persone, identiche geneticamente, in diversi contesti culturali, sociali e affettivi, nonchè un'amara ma lieve riflessione sull'infelicità umana e sulla speranza. Un dramma sull'identità? Un dramma familiare? Un dramma sui padri e i figli? Un dramma scientifico? Il linguaggio, estremamente contemporaneo, si presenta frammentato, quasi esploso, spesso disperatamente ironico, emozionante ma preciso nel dissezionare i paesaggi interiori dei quattro personaggi. Cuore pulsante del lavoro è allora il corpo e la voce degli attori, dentro un spazio scenico asciutto, essenziale, concentrato, quasi uno spazio mentale, dell'anima; e dentro un tempo indefinito che è quello frammentario della memoria.