Aci Babà e i quaranta pedoni

Teatro

Settimana della Sicurezza Stradale

Lo spettacolo non si propone di sostituirsi ad una corretta e completa educazione stradale quanto piuttosto di stimolare i giovani spettatori, attraverso uno strumento divertente come il teatro, ad essere più ben disposti e curiosi della necessità di questa educazione.
Lo spettacolo utilizza due espedienti narrativi particolarmente funzionali a questo tipo di operazione ludico/didattica:
- in primo luogo l’utilizzo di una trama fiabesca universalmente conosciuta ma riadattata ad un ambito contemporaneo, senza con questo perdere gli snodi tipici della fiaba originale (“Apriti Sesamo”), tanto cara ai bambini;
- in secondo luogo l’utilizzo di canzoncine e filastrocche utili a memorizzare in modo naturale e piacevole alcuni precetti basilari del tema trattato.

Questi i tre principi guida:
1) Innanzitutto la convinzione che Educazione Stradale sia sinonimo di Educazione Civica e che quindi essa facilmente si accompagni alla scoperta ed alla condivisione di altri valori umani e sociali, quali il rispetto della vita e della libertà degli altri, l’aspirazione alla qualità della vita, la tolleranza e la solidarietà qui sottolineate dalla presenza di personaggi di altre nazionalità e culture.
2) Poi la convinzione che una città senza regole sia come una vita senza regole, forse attraente da un punto di vista astratto ma impraticabile dal punto di vista pratico. La segnaletica non è un nemico che si frappone continuamente all’espansione del nostro io ma anche un amico che ci aiuta ad orientarci nei meandri del mondo esterno. Dietro ai freddi cartelli, ai semafori, al codice stradale non ci sono solo delle regole da rispettare ma anche dei valori da condividere; e, primo tra questi, la convivenza civile.
3) Infine la constatazione che dietro a certi comportamenti si nascondono valori sbagliati. Prendendo in giro il narcisismo, l’istinto di potenza legato alla velocità e la mitizzazione del mezzo meccanico come esternazione del proprio io, la storia si propone di screditare il forte individualismo e l’incosciente presunzione che stanno spesso alla base di tanti comportamenti colposi e di tanti incidenti stradali; modelli purtroppo esaltati dalla pubblicità, dal cinema, dalla società e che i bambini acquisiscono spesso non per loro inclinazione ma per mitazione dei loro compagni più grandi o, peggio ancora, dei loro familiari.

Rivolto a: Scuole elementari (4^ e 5^ classe).


organizzazione: Provincia autonoma di Trento - ACI Automobile Club Italiano