Acqua. Gli occhi trasparenti della terra e dell'anima

Mostra

Provincia autonoma di Trento - Comune di Ivano Fracena - Comunità Valsugana e Tesino - Associazione Castel Ivano Incontri - Sistema culturale Valsugana orientale e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto
presentano
Acqua - Gli occhi trasparenti della terra e dell'anima
mostra di pittura

Spazio Klien - Borgo Valsugana
Castel Ivano - Ivano Fracena

ingresso € 4,00
il biglietto comprende l'ingresso a entrambe le sedi espositive

INFO:
Sistema culturale Valsugana orientale www.valsuganaculturale.it - tel. 0461/754052
Castel Ivano www.castelivano.it tel. 0461/763432

Il Sistema Culturale Valsugana Orientale e l'Associazione Castel Ivano Incontri hanno avviato nel 2009 un progetto espositivo pluriennale inerente l’arte contemporanea, il cui fine è promuovere la formazione, l’attività artistica, la conoscenza e lo studio dell’opera degli artisti del territorio.
Dopo la mostra antologica Orlando Gasperini. L'umana dimora (2009), l’esposizione sugli artisti che operano con il legno in Valsugana e in Primiero (Mitologia lignea, 2010) e Le silenziose vie dell’astrazione. Il sentimento del colore (2011), quest'anno si è voluto approfondire la tematica dell’acqua e il territorio, un argomento quanto mai attuale. La Valsugana è terra di acque e come tale è un mondo al femminile. L’acqua simboleggia la totalità, fons et origo, la matrice di tutte le possibilità di esistenza. L’acqua è la materia prima, nozione universale, origine e veicolo di ogni forma di vita, simbolo di fecondità e di fertilità, di purificazione e di cambiamento del proprio Essere. C’è poi un’altra acqua, più misteriosa: l’acqua della saggezza. Essa è nel cuore del saggio: egli è simile a un pozzo o a una sorgente e le sue parole hanno la forza di un torrente, si legge nei Proverbi. Molti artisti nell’arte antica, moderna e contemporanea si rifanno e ricercano, attraverso l’arte, l’armonia con il mondo.
Attraverso due mostre, allestite presso lo Spazio Klien a Borgo Valsugana e nelle sale di Castel Ivano, a Ivano Fracena, si vuole raccontare la funzione dell’acqua nelle testimonianze del passato e del presente nella valle e, più in generale, nella cultura regionale e alpina, con un apporto proveniente dalle fredde terre del nord. I saggi in catalogo accompagneranno il pubblico in un viaggio nella storia, nell’arte antica e contemporanea, nell’antropologia e nell’alchimia.
La scelta del sottotitolo rimanda all'immagine degli specchi acquatici quali occhi che guardano, essi sono mezzi di comunicazione tra chi ci abita e il mondo esterno.

STEFANO MOLTRER
La goccia, la piccola cavalletta immobile tra i fili di rugiada, l’acqua che scende impetuosa dai nevai, il ghiaccio diventato specchio delle creature d’una terra favolosa, le anatre che si rincorrono tra gli spruzzi sollevati dall’irruenza e dall’urgenza della riproduzione, sono il nesso universale, intimo, armonico che non esiste, ma deve esistere in questo mondo.

MAURO PANCHERI
L’acqua non conosce inizio né fine. Queste acque sono un’immagine forte, turbolenta, di una terribile bellezza. Mostrano, nei loro meandri e nei loro labirinti, tutta la vulnerabilità dell’uomo, i suoi desideri di impetuosità e al tempo stesso di melanconica attesa di un’escatologia esistenziale.

ROBERTO PERINI
Un’acqua delirante utilizzata per dare scacco al mondo. Un’acqua legata alla fluidità del desiderio. Un’acqua surreale, inserita in luoghi esotici, onirici, dove fontane magiche ingabbiano fiumi, echi di piogge e di lacrime, dove animali acquatici si devono spostare per far posto ad una donna che si specchia in una pozzanghera: un mondo liquido, soffice, umido e sfuggevole.

MATTHIAS SCHILLING
Scivola l’acqua, talvolta precipita, altre volte squassa le radici degli alberi, scaraventando le pietre oltre i confini della loro stessa nascita. L’acqua, per l’artista, è un grande corpo liquido, plasmatore dell’uomo e della sua natura incosciente. L’acqua è un corpo spirituale, che si sente prima di vedere, che si percepisce con il cuore prima che con la mente.

PIETRO VERDINI
Quelle acque che sono lì e non prima e non dopo (non si vedono sorgenti e foci), sono la ricerca dell’unione armoniosa di corpo, anima, immaginazione, fantasia e mondo circostante. Lui sa che le acque vanno trattate con delicatezza e calma. Le affronta con un delicato piglio calligrafico, costruendo con pazienza certosina scenografie e scenari, quinte e paesaggi in cui l’uomo può entrare soltanto volando, al pari degli angeli e delle pure fanciulle.

ELISA ZENI
L’acqua è trasparente, limpida, pura. La trasparenza fa sì che quasi si annullino il sacro e il profano, il fuori e il dentro. I suoi specchi acquatici sono occhi che guardano, mezzi di comunicazione tra chi ci abita e il mondo esterno. Osserva, carpisce informazioni dal mondo fisico per poi agire di conseguenza. Acqua di vita, acqua di fonte, acqua di salvezza, per l’uomo e per il suo spirito.