Adotta la lana
Si avvicina il tempo della transumanza delle greggi verso le pianure lungo le antiche vie dacqua, il momento giusto per riprendere il filo del progetto iniziato in primavera con tosatura, lavaggio, cardatura e feltratura della lana.
Apertura il 2 ottobre con un incontro pubblico sulla pecora e la lana, con approfondimento dei progetti in corso (recupero della pecora Lamon e valorizzazione tematica della Via Claudia Augusta Altinate) e di vari aspetti culturali, storici, etnografici, paesaggistici, per poi proseguire con una serie di laboratori tematici presso lAntica Latteria Sociale dei Tomaselli.
Il pool Lana Pulita è composto da appassionati, accademici, esperti e addetti al ciclo completo per la lavorazione della lana secondo le tecniche tradizionali locali, a partire dallallevamento degli ovini, tosatura, lavaggio, cardatura, filatura e lavorazione del prodotto, in modo completamente naturale. Si propone di recuperare e riproporre lantica filiera della lavorazione laniera che per secoli è stata un pilastro delleconomia locale e ha influenzato lo sviluppo della nostra civiltà contadina. Le attività proposte mirano allapproccio di recupero culturale delle antiche tecniche di lavorazione.
Il caso lana assume un aspetto paradigmatico: da risorsa in grado di muovere leconomia di intere regioni, la lana, per la progressiva perdita di valore economico, si è trasformata per le imprese zootecniche in un peso di cui disfarsi svendendolo o addirittura trattandolo come rifiuto speciale. Il rischio finale che ciò comporta è anche la perdita delle filiere di lavorazione successive (a cominciare da quella tessile).
Realizzare una filiera della lana per la zona della Valsugana può costituire uninteressante opportunità per riuscire a mantenere attivo quel piccolo ma significativo artigianato locale femminile che caratterizza per cultura il nostro territorio di montagna.
A cura di Lucia DAmato e Stefano Mayr
Giovedì 2 ottobre alle 20.30
Strigno, Sala riunioni canonica
INCONTRO PUBBLICO
La pecora e la lana: progetti in corso
Antonio Raschi (CNR), Federico Bigaran (Ufficio Produzioni Biologiche PAT), Stefano Mayr (Libera Ass. Malghesi e Pastori del Lagorai).
Aspetti culturali, storici, etnografici, paesaggistici, progetti in corso. Dialoghi e dibattito sulla cultura pastorale alpina e i segni sul territorio.
LABORATORI
I laboratori si tengono con inizio alle 20.30 presso lAntica Latteria sociale di Tomaselli (Strigno), per un numero massimo di 25 partecipanti.
Iscrizioni presso la Biblioteca Albano Tomaselli di Strigno (0461 762620). Quota di iscrizione a un laboratorio 15 Euro.
Giovedì 16 ottobre
Nunofeltro con lana locale
Laboratorio con Lucia DAmato. Associando seta, garze, altri materiali, si trasforma il feltro ottenuto dalla lana tosata a Maso Latini in un elegante tessuto pronto per creazioni stilistiche e artistiche.
Giovedì 6 novembre
La tintura naturale
Laboratorio con Giovanna Zanghellini. Utilizzo di piante e frutti per colorare la lana cardata e i filati.
Giovedì 13 novembre
Cappelli da pastore e da sauna
Laboratorio con Lucia DAmato. Dalla lana cardata si mostra la lavorazione del copricapo a cono utilizzato dai pastori e la sua rielaborazione moderna come cappello per proteggere il capo dal calore eccessivo della sauna.
Giovedì 20 novembre
La filatura della lana
Laboratorio con Lorenza Delama. I passaggi che portano dalla lana cardata alla creazione del gomitolo di lana, disponibile per successive lavorazioni.
INFO:
Lucia 338 9574901 - Stefano 328 5423635
La Libera Associazione Malghesi e Pastori del Lagorai nasce nellottobre del 2000, sullonda delle direttive comunitarie create ad hoc per le grandi lobby casearie europee che, se applicate alla lettera, avrebbero decretato la scomparsa di uninfinità di formaggi tradizionali e artigianali, frutto di secolari conoscenze e cultura locale. Nellarco di pochi anni una corsa contro il tempo pose in salvo migliaia di rarità alimentari, tra cui molte di quelle produzioni casearie a latte crudo dalpeggio.
Anche la nostra piccola associazione fece la sua parte, costituendosi ufficialmente nel 2002. Si è così scelto di lavorare con coerenza, consci della diversità che esiste tra prodotto tipico legato alla Dop e il nostro prodotto locale che privilegia in tutto la filiera di produzione, la materia prima locale, rappresentata da pascoli straordinariamente ricchi di essenze spontanee, lacqua di sorgente del Lagorai, particolarmente fredda, il solo latte di bovine così alimentate e, non ultimo, quei sistemi artigianali di caseificazione e stagionatura in malga, tramandati da secoli dai casari valsuganotti.
Nessuna zona in Trentino come il Lagorai conserva lomogeneità di un sistema di malga tradizionale che porta con se una storia millenaria che sta rivitalizzando i piccoli sistemi agricoli, favorendo una diversa etica verso gli animali e offrendo al turista e consumatore attento la possibilità di conoscere tutto il processo produttivo di un cibo e la sua storia, avvicinandolo agli aspetti più profondi della natura umana, visibili nei rapporti tra persone e territorio.
Laura Zanetti