Africa, Madre del Mondo

AFRICA, MADRE DEL MONDO
Un continente tra disperazione e voglia di riscatto

Nel giro immaginario attorno al mondo che stiamo facendo con le nostre “Settimane culturali”, finora abbiamo toccato il Medio Oriente (2003), l’Europa (2004), la Cina (2005) e l’America latina (2006). Adesso è arrivato il turno del continente nero. Il tema che vogliamo scandagliare quest’anno - ovviamente senza la pretesa di essere esaustivi, ma tuttavia convinti di offrire elementi utili alla nostra riflessione - è, infatti: Africa, madre del mondo. Un continente tra disperazione e voglia di riscatto.
Sappiamo bene che, secondo gli antropologi ed i paleontologi, tutti noi (anche noi europei!) discendiamo da uomini e donne che, centinaia di millenni fa, da quel territorio che oggi è racchiuso più o meno tra il Kenya e la Tanzania, emigrarono e, dopo un lungo cammino, arrivarono in altri continenti. Affermare, dunque, l’Africa come “madre del mondo”, è ammettere un debito di riconoscenza che anche noi le dobbiamo.
Oggi, però, se dai mass-media sentiamo ogni tanto nominare l’Africa, non è per parlare dell’origine della specie umana sulla terra ma, piuttosto, per raccontarci, di solito, una cronaca tragica. Negli ultimi dodici anni tre-quattro milioni di persone sono morti per le guerre civili ed i conflitti che hanno insanguinato la regione dei Grandi Laghi e del Congo; e ancora aperta è la ferita del Darfur, in Sudan. Perché tutto questo? È frutto del colonialismo europeo che ha dominato il continente per secoli? Oppure è l’esplosione di antiche rivalità tra i vari popoli africani? Perché migliaia di africani scappano dalla loro terra, e con viaggi rischiosissimi tentano di raggiungere l’altra sponda del Mediterraneo, soprattutto l’Italia e la Spagna? E che ha fatto, e sta facendo, la comunità internazionale per risolvere queste crisi? Insieme a questi eventi, altri ce ne sono, di segno assai diverso: basti citare, in Sudafrica, la transizione dal regime dell’apartheid alla democrazia, compiuto senza il temuto bagno di sangue tra bianchi e neri. Ma anche in altri paesi la volontà di riscatto permette di ipotizzare un futuro carico di speranza.
Accanto ai problemi geopolitici, sociali ed economici, vi sono le questioni religiose. E, anche qui, le domande si affollano: quale il ruolo del Cristianesimo nella storia dell’Africa? E quello dell’Islam? Sarà inevitabile il conflitto tra croce e mezzaluna, oppure è possibile un dialogo fecondo?
Le relazioni con cui, sera per sera, alcuni esperti, europei ed africani, donne e uomini, ci illustreranno l’uno o l’altro tema, saranno stimolo alla nostra conoscenza e, perciò, un aiuto a vivere responsabilmente il nostro tempo che, come dimostra l’esperienza quotidiana, ci ricorda che l’ora dell’Africa suona anche per noi.

PARTECIPAZIONE
La settimana di studio è aperta a tutti.
È prevista una quota di iscrizione simbolica di € 5,00.
L’iscrizione è gratuita per i giovani fi no a 24 anni.
La partecipazione alle singole serate è libera.
L’iscrizione va effettuata presso il Comune di Tenno (tel.: 0463/451191) o presso la Biblioteca Comunale di Tuenno (tel.: 0463/451640) entro venerdì 2 novembre 2007 utilizzando l’allegato tagliando.
A tutti gli iscritti verrà rilasciato un diploma di partecipazione.
Per ulteriori informazioni rivolgersi alla Biblioteca Comunale di Tuenno
tel.: 0463/451640
e-mail: tuenno@biblio.infotn.it