Agenore Fabbri. Dipinti e sculture - Paolo Vallorz e Albino Rossi. Omaggio alla montagna

Mostra

Mostra a cura di Cristina Portioli Staudacher
Sabato 20 luglio si apre a Castel Ivano la tradizionale stagione artistica che ormai da più di vent'anni offre al pubblico mostre d'arte di levatura nazionale ed internazionale. La Provincia Autonoma di Trento, con la collaborazione dell'Associazione Castel Ivano Incontri, realizza le proposte espositive di quest'estate dedicate all'opera dell'artista toscano Agenore Fabbri, e degli autori trentini Paolo Vallorz e Albino Rossi.

Una mostra intitolata ad AGENORE FABBRI (Barba di Pistoia 1910-Savona 1998), artista riconosciuto e di fama mondiale, che prevede un'ampia selezione di circa 40 lavori di grande valore artistico e rilievo antologico. I dipinti, qui oli e acrilici su tela dell'ultimo periodo, di visione e struttura astratta, richiamano sedimenti figurativi legati alla scultura; le sculture in bronzo e terracotta, di grande forza espressiva, toccando alcune tematiche esistenziali, propongono soggetti privilegiati dall'autore quali le figure umane ritratte nello spasimo della sofferenza, e animali martoriati a simbolo della distruzione che violenza e progresso tecnologico impongono all'uomo e alla natura.
"Il mio pensiero non va tanto alla forma, quanto al risultato. La mia scultura è di grido, una scultura lacerata, perché adopero sempre dei tagli, delle ferite".

Un omaggio al tema della montagna, attraverso l'esposizione di circa 30 oli su tela a firma PAOLO VALLORZ (Caldes di Trento, 1931) e ALBINO ROSSI (Cles, 1953). Di diversa generazione e formazione i due artisti, entrambi originari della terra trentina e profondamente legati alle radici, alla natura, in particolare alla montagna, delineano percorsi e linguaggi artistici differenti.
Paolo Vallorz si forma a Venezia e successivamente a Parigi, città dove già nel 1954 espone in mostra personale e che in seguito diventa la sua seconda patria. "Ho fatto la mia esperienza informale concettuale ma me ne sono ritratto avvilito e scontento. Sono ritornato alla mia vita, alla natura, ai fiori, ai frutti nella loro naturalità vera. Li vedo intensamente anche quando sono chiuso in una stanza buia a pensare"
Albino Rossi, figura più riservata, rimane vicino al territorio per aprirsi poi verso la Svizzera e la Germania. "La terra è in pericolo, spogliata, ridotta da verde selva a deserto, disseccata, piena di immonde ferite.. L'indignazione, la commozione sarebbero manifestazioni improprie se la riflessione, anche in campo artistico, ci lasciasse impassibili e non ci vedesse impegnati a lavorare per una nuova speranza".
La loro poetica, anche nella diversità d'espressione ma nella predilezione comunque di linguaggio figurativo, si manifesta con forza e suggestione.

Nella splendida cornice di Castel Ivano, allestite in diverse sale interne al maniero, le esposizioni sono documentate da catalogo illustrativo corredato da un saggio critico di Raffaele De Grada, edito dalla Provincia Autonoma di Trento.


organizzazione: Provincia Autonoma di Trento Servizio Attività Culturali - Associazione Castel Ivano Incontri