Alberto Patrucco

Teatro

1ª Lavarides, Rassegna Nazionale di Cabaret, tutti i MARTEDI' dal 24 luglio al 28 agosto
Si balla fino a tarda notte con resident dj Lorans

L’ultima edizione del programma tv "Zelig", condotta su Italia 1 da Claudio Bisio, ha consacrato definitivamente alcuni grandi cabarettisti italiani, tra cui il brianzolo Alberto Patrucco, monologhista riconoscibile per i testi comici di notevole spessore qualitativo.
Patrucco, infatti, si distingue dai suoi colleghi per un’accurata e raffinata ricerca testuale, densa di humour e di trovate originali. I suoi recital danno le stesse sensazioni di una voce familiare e garbata che, durante una notte incantata, legge una favola dai risvolti assolutamente imprevedibili ed esilaranti. L’artista si rivela nel punto di incontro tra la poesia e la comicità, tra la magìa e la realtà.
Alberto Patrucco si è già esibito a Parma l’8 febbraio 1996, in una delle innumerevoli puntate della fortunata rassegna «Casa Kessler» del Dadaumpa. Fin dall’inizio, con le sue "Zoomate" ispirate da satira e umorismo, ha messo a fuoco vari argomenti, la maggior parte dei quali inerenti agli strani fenomeni di massa della nostra società (dalla politica al Festival di Sanremo).
Ma il cabarettista di Carate Brianza (Milano) piace anche per il distaccato buonumore con cui racconta situazioni e descrive sia personaggi di attualità che storici come Cristoforo Colombo. Le sue frequenti battute scaturiscono dal finale inaspettato di un ragionamento e diventano la sintesi del ragionamento stesso, risultando tanto spiazzanti quanto divertenti.
Eccone alcuni esempi: «In un governo di Berlusconi, Emilio Fede e Paolo Liguori finirebbero agli Esteri perché non hanno problemi con le lingue...»; «Pannella è un vecchio radicale catalitico con una targa appesa al collo, però gira sia nei giorni pari che in quelli dispari»; «Nel 1492, Cristoforo Colombo dopo due mesi ha abbandonato gli studi di geografia ed è passato alla storia»; «Colombo ha la fissa dell’India. Vuole andare in India, ma finisce in America. Sarebbe come se Messner organizzasse una spedizione nel Tibet e dopo due mesi si trovasse a una gita del Cai a Barberino del Mugello».