Alfabeti della sopravvivenza

Conversazione intorno al libro "Lessico di Hiroshima",  in compagnia dell’autore Paolo Miorandi

Convegno
[ Ufficio Stampa Solstizio d'estate]

Paolo Miorandi
Lessico di Hiroshima
Il Margine, 2015

Il 6 e 9 agosto 1945, per «finire di vincere» la seconda guerra mondiale, gli americani sganciavano due bombe atomiche sulle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki: centinaia di migliaia di vittime «immediate», una contaminazione radioattiva devastante per innumerevoli persone.
Paolo Miorandi, scrittore e psicoterapeuta, già autore di piccole grandi esplorazioni letterarie nel dolore e nella follia, ripercorre i luoghi della grande tragedia epocale nucleare con un personalissimo, delicatissimo vocabolario, da Ciliegi a Futuro, da Parole a Silenzio, da Fiori a Luce: «Uno di loro si spinse oltre e disse che la luce accecante che aveva colpito le cose facendole scolorire pareva riflessa dalla smisurata e scintillante lama di una spada».
Un piccolo libro da regalare e conservare e rileggere, impreziosito da bellissime calligrafie giapponesi originali.

"La voce della nonna tuonò...Ricordo perfettamente le sue parole. «Non guardare – disse – perché lì dietro c’è la morte». Ma io, tirandomi su con le braccia, avevo già potuto gettare una rapida occhiata oltre il muro. Ho ancora davanti agli occhi quello che vidi quel giorno: un prato estivo trapuntato da centinaia di fiori viola".

Se nel mondo non ci fosse
il cadere dei fiori
e l’oscurarsi della luna,
non capirei mai
la realtà delle cose (Saigyō)

Con calligrafie dell’autore


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