Ali di farfalle

Teatro

Vigolana Teatro d'Estate 2011

Compagnia Bella
Ali di farfalle
di Giampiero Pizzol
con Laura Aguzzoni e Giampiero Bartolini

Le farfalle sono una tra le più misteriose meraviglie della natura. Per scoprire questo prodigio, ecco una storia comica e poetica che sulle ali della fantasia, ci riporta ai tempi dell'Arca di Noè.
L'avventura comincia dalla fine, perché dopo la fine c'è sempre qualcosa!
Infatti, terminato il diluvio, il simpatico vecchio si rende conto dell'evento straordinario di cui è stato protagonista: per molti giorni uomini e animali sono stati amici, felici di vivere insieme. Dunque il sogno e la speranza di Noè è proprio quello di una pace universale fra tutti gli abitanti di questo mondo, un luogo e un tempo dove regni l'armonia e vengano bandite guerra e odio. Su consiglio della ancor più simpatica Signora Noè, decide di cercare tra tutte le creature, un animale in grado di portare un messaggio speciale a tutti i viventi.
Il messaggio è importantissimo perché riguarda una cosa invisibile e leggera come la speranza, delicata ed essenziale come l'anima, dolce e difficile come l'amicizia.
Purtroppo la comunicazione, come spesso accade fra gli uomini, non è così facile: parlare e ascoltare non sono operazioni semplici, intendersi e comprendersi sono faccende molto complicate. La buffa ricerca passa attraverso dialoghi con vecchie tartarughe testarde, uccellini sfuggenti e birichini come bambini, asini filosofi, maiali petulanti, topi golosi, galline pettegole e tutto un allegro e bestiale zoo primordiale. Nei difetti degli animali scopriamo così anche quelli degli uomini che parlano troppo e ascoltano poco, ragionano tanto e osservano meno. Dunque lo spettacolo, così come il racconto da cui è tratto, diventa un piccolo e fiabesco specchio dove si riflette la realtà della vita frenetica, distratta, veloce, confusa e a volte buffa , in cui spesso siamo immersi. Al fondo di tutti noi però troviamo sempre il desiderio di comprendere e comprendersi, essere amici ed essere felici. E' proprio questo desiderio a muovere il povero Noè che dovrà viaggiare in tutti i continenti per cercare qualcuno che voglia aiutarlo e alla fine, stanco, farà ritorno a casa.
Tra tutti i linguaggi del mondo esiste una parola, un disegno colorato, bellissimo, semplice, leggero, immortale come l'anima? Ci sono dei segni capaci di comunicare a tutti l'infinita bellezza del mondo?
E' quello che scopriremo in questo piccolo grande viaggio nello spazio e nel tempo del teatro.