Angelo Orlandi: la realtà incredibile di Alessandro Togni
La decima edizione di Judicaria Arte prenderà avvio ad iniziare da sabato 12 dicembre alle ore 17.30, presso le sale expo del Centro Studi Judicaria in Viale Dante, 46 a Tione di Trento, quando ad essere inaugurata sarà la mostra personale di un grande artista nato nel 1943 a Limarò di Lomaso ed oggi con la moglie Maria residente a Lavis: Angelo Orlandi.
Autore non propriamente conosciuto in Giudicarie ma certamente riconosciuto a vario titolo, sia come disegnatore, ma principalmente come pittore e scultore che, dopo aver studiato all’Istituto d’Arte di Pozza di Fassa, aver conseguito l’abilitazione presso l’Accademia di Brera, ha insegnato a Gargnano del Garda ed infine all’Istituto d’Arte Alessandro Vittoria di Trento.
A Firenze, fu il famoso maestro Pietro Annigoni, suggestionato favorevolmente dalla sua perizia tecnica ed espressiva a consigliare il giovane Angelo ad intraprendere la via dell’arte, iniziata oltre mezzo secolo fa.
Innumerevoli sono state le esperienze espositive e le partecipazioni alle quali l’autore ha consegnato i suoi messaggi estetici, come la personale dei disegni fantastici a Torre Mirana di Trento nel 2014 e certamente non ultima per importanza la mostra dedicata alla figura della Madonna Madre di Gesù recentemente allestita presso l’Aula S. Giovanni nel Duomo di Trento, con la presentazione del Decano del Capitolo Mons. Lodovico Maule
La sua concezione dell’arte “leggendariamente inattuale” appare particolarmente originale nel panorama del contemporaneo e si esprime attraverso sentimenti e fantasie classicheggianti di provenienza antica, pure se alcune categorie iconografiche sembrano provenire maggiormente dalle culture romanze di nordica estrazione.
Le sue osservazioni privilegiano figure e paesaggi di origine mitologica, riconducono al tempo di un lontano passato senza tuttavia rinunciare ad un respiro di immaginazione di natura psicologica, sono le documentazioni di viaggi meta scientifici dove convivono facoltà metafisiche e simboli di una estasi neoplatonica di matrice Michelangiolesca.
Geologia e speleologia biologica, rocce in erosione e trasformazione per il fantastico, introversione e meraviglia delle architetture mentre appaiono visioni assorte e malinconiche in paesaggi d’invenzione, come si trattasse di un universo mentale dentro il quale navigano i sogni alleggeriti dai putti di un Rinascimento mai sopito.
Angelo Orlandi, viaggiatore dello spazio e del tempo, si accompagna da sempre con la sua arte totale dove ritroviamo felicità espressive e visionarietà di genio, in un gioco di diversificazione formale non contemplata da alcuna prassi compositiva che non sia ascrivibile ai parametri dell’unicità.
Nella sua carriera ha affrescato varie chiese ed edifici del Trentino. Nelle Valli Giudicarie ricordiamo l’affresco di San Sisto (in sostituzione della pala rubata da ignoti) nella chiesetta votiva situata nelle campagne di Villa Banale; l’affresco della Madonna del Carmine su un capitello di Tavodo; la serie di affreschi sulla facciata della chiesa parrocchiale di S. Lorenzo in Banale e il trittico di affreschi nell’abside della Chiesa parrocchiale di Villa Banale raffiguranti la Santissima Trinità, le scene della Creazione del Mondo e le Scene dell’Apocalisse.
Dal 1989 fa parte del gruppo U.C.A.I. (Unione Cattolica Artisti Italiani) sezione di Trento.
In sede di presentazione l’intervento del presidente del Centro Studi Judicaria prof. Graziano Riccadonna e la lettura critica di Alessandro Togni coordinatore di Judicaria Arte.
La mostra è aperta tutti i giorni (tranne i lunedì, S. Natale, S. Stefano e Capodanno) in orario 16.00 / 18.30 – domeniche 10.00 /12.00 – 16.00 / 18.30 - con la collaborazione
organizzazione: Centro studi Judicaria