Antigone

Teatro

Stagione di Prosa di Bolzano 2006/2007
La Grande Prosa

Compagnia del Teatro Carcano
Antigone
di Sofocle
traduzione Giovanni Raboni
regia Giulio Bosetti
costumi Guido Fiorato
musiche Giancarlo Chiaramello
luci Pasquale Mari
con Giulio Bosetti, Marina Bonfigli, Sandra Franzo

Una storia antica ma sempre attuale

Antigone è la storia di ogni comunità retta da un patto sociale. Da una parte ci offre il conflitto, forse insanabile, fra le ragioni del progresso e quelle della giustizia. Dall’altra, nella vita di ciascuno di noi, ci propone la lotta, certamente insanabile, fra le ragioni della mente e quelle del cuore.

La tragedia greca in assoluto più rappresentata viene ora riproposta in un nuovo intrigante allestimento della compagnia diretta da Giulio Bosetti che ne è anche uno degli interpreti principali nel ruolo di Creonte, re di Tebe: un tiranno che ricorda da vicino i nostri giorni.

Quella di Antigone è la storia di una giovane donna che affronta la morte per non tradire la pietà dovuta ai propri cari scomparsi. La pietà per i morti non è soltanto un impulso della sua coscienza è anche, per lei, un dovere sancito dalle leggi non scritte, le leggi di origine divina.

In Antigone, però, le leggi divine si scontrano con quelle umane, di cui Creonte, è la personificazione, cioè l’esecutore e il garante. Antigone simboleggia da molti secoli la rivolta al potere costituito. Con il suo bisogno di dare sepoltura al corpo del fratello Emone caduto in battaglia, crede di obbedire agli déi. Creonte con la sua volontà di impedirglielo perché Emone è morto combattendo contro la sua stessa patria, dunque di fronte agli uomini è un traditore, è convinto di obbedire alle esigenze della convivenza civile, dell’ordine, del buongoverno. Chi ha ragione dei due? Il dibattito è aperto e quanto mai attuale per tutto e tutti in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo.

Su questa dicotomia la Compagnia del Teatro Carcano, accanto al regista e mattatore dello spettacolo Bosetti vi sono la brava e intensa Marina Bonfigli e la convincente Sandra Franzo oltre a un nutrito cast di attori che da tempo lavorano con il gruppo milanese, ha giocato e intessuto l’intera rappresentazione. Gli interpreti si muovono dentro abiti semplici ma evocativi in una scena di estrema sobrietà voluta per lasciare spazio alla protagonista indiscussa dell’allestimento, al nucleo centrale di questo lavoro, la parola. Mai come in Sofocle è necessario dare valore alla parola. È, la sua, una parola che illumina e tenta di svelare il mistero eterno dell’uomo.

Lo spettacolo è dedicato alla memoria del poeta Giovanni Raboni recentemente scomparso e autore di questa bella e importante traduzione. Viva e diretta questa nuova versione dell’Antigone tende a dare spessore alla messinscena

Informazioni sulla prevendita

Orario cassa: Nuovo Teatro Comunale di Bolzano
da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00, sabato dalle 10.00 alle 13.00
telefono: 0471 30 41 30