Apocalisse
L’apocalisse ci salverà: dove finisce il teatro inizia l’umanità
Lucilla Giagnoni, l’attrice. È una definizione troppo stretta per una professionista del teatro che ha alle spalle un percorso come il suo, fatto non solo di recitazione ma anche e soprattutto di ricerca, umana, artistica, scientifica.
In questo spettacolo dialogano dunque tre “voci”: la letteratura, la teologia e la scienza. Edipo, Giovanni e il bosone di Higgs. “Apocalisse” non poteva che essere un capitolo finale di un percorso di ricerca e di una trilogia teatrale, per scoprire che apokalypsis non vuol dire realmente fine, ma molto di più.
Un teatro di parola che dialoga con la musica e con la scenografia, la tragedia greca che si fonde con i versetti di Giovanni, alternando
momenti d’interpretazione poetica a passaggi narrativi potenti in diretta comunicazione con il pubblico. La Drammaturgia originale di Lucilla Giagnoni è un invito a svelarsi, ed a svelare, a guardare il mondo con gli occhi di un bambino appena nato, come un fenomeno incredibile in cui pian piano le cose si riempiono di senso.
Questa è l’apocalisse: una rinascita, portata in scena da un grande nome del teatro Italiano, una fine che è un principio, una sfida, una rivelazione.“Apocalisse” è l’ultimo capitolo di una trilogia della “spiritualità”, composta dallo spettacolo “Vergine madre”, ispirato al percorso di salvezza raccontato nella Divina Commedia e dallo spettacolo “Big Bang” che, a partire dall’ultima parola della Divina Commedia, Stelle, e dai primi due capitoli del libro della Genesi, indaga sull’Inizio e sulla Creazione facendo dialogare il linguaggio della scienza con quello della teologia e quello del teatro.
Apocalisse, con la sua inequivocabile vocazione di capitolo conclusivo, indaga sul vero significato della Fine.
Ingresso € 8,00
organizzazione: Gruppo Arte Mezzocorona